Claudio Damiani, video-intervista

Claudio Damiani (nella foto di Dino Ignani), è insegnante e poeta. E’ nato nel 1957 a San Giovanni Rotondo ma vive a Roma dall’infanzia. Luigia Sorrentino lo ha incontrato in occasione del Festival Internazionale di Roma “Letterature”, nell’unica serata dedicata ai poeti, il 22 maggio 2012. Damiani, in questa intervista rilasciata a Luigia Sorrentino, interrogato su Orfeo – il poeta per eccellenza – dice di essere anche lui molto vicino a quel ragazzo che ha perduto la sua Euredice e che finisce la sua vita dilaniato, “fatto a pezzi” dalle baccanti, e magiato da tutti. Un mito sempre molto attuale – dice Damiani che dimostra che la poesia appartiene a chiunque. E, a tal proposito, cita Alda Merini: “la poesia è un corpo universale”. I poeti più vicini a Claudio Damiani? Gli Antichi Maestri: Petrarca, Pascoli, i poeti latini, dell’età d’oro, e i poeti della tradizione orientale. “Vicini più di quelli contemporanei aggiunge Damiani, perché “la poesia tocca corde profonde. Può anche parlare di attualità, ma deve il poeta deve rendere l’attualità emblematica.”

Video intervista e montaggio di Luigia Sorrentino

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/06/claudio-daminani.mp4

“La battaglia delle ciliegie”

E’ in libreria “La battaglia delle ciliegie” di Günther Anders edito da Donzelli (2012). Nel libro l’autore racconta in prima persona la sua storia d’amore con Hannah Arendt. «Ho conquistato Hannah a un ballo grazie a un’osservazione fatta danzando in cui affermavo che l’amore è quell’atto attraverso il quale l’a posteriori, ovvero l’altro incontrato casualmente, viene trasformato in un a priori della propria vita.  Questa bella formula non ha però trovato conferma».

IL LIBRO
Ogni tanto nella storia si combinano strane costellazioni di eventi e incontri. A guardare indietro, con gli occhi smaliziati di chi sa com’è andata a finire, sembrano quasi impossibili. Così nel 1925, in quella Germania che è ancora il cuore della cultura europea, ma sta rapidamente correndo verso il baratro della catastrofe nazista, Günther Anders, fresco della sua dissertazione con Edmund Husserl, e la giovane studentessa di filosofia Hannah Arendt si conoscono a Marburgo, dove seguono entrambi il seminario di Martin Heidegger sulla Critica della ragion pura. Si incontrano di nuovo solo nel 1929, questa volta a Berlino, in occasione di un ballo in maschera. Si sposeranno subito dopo, precipitosamente, per separarsi poi già nel 1937. Lei avrebbe in seguito ricordato il matrimonio con Günther come la fuga dal grande e impossibile amore della sua giovinezza, quello per Martin Heidegger. Per Günther, invece, Hannah sarebbe sempre rimasta il primo, forse l’unico vero amore di tutta una vita. Continua a leggere

Giampiero Neri, ‘Paesaggi inospiti’

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Vi propongo oggi la recensione di Fabrizio Fantoni scritta per Poeti e Poesie, la rivista diretta da Elio Pecora, sui Paesaggi inospiti  di Giampiero Neri (Lo Specchio)Mondadori.

La poesia  non invecchia. Non è mai troppo tardi per parlarne, soprattutto se si tratta di un poeta singolare e appartato come Giampiero Neri. Dice bene Maurizio Cucchi nella quarta di copertina:  “C’è un grande, maestoso silenzio che avvolge questi Paesaggi inospiti. Una scena che è in prevalenza quella di una natura in cui possiamo osservare il volo e l’ombra, la rapida intelligenza animale, l’impassibile economia che la governa.” Una natura – scrive Fantoni –  segnata da una oscura ed incombente minaccia che grava sulla vita delle creature che la popolano”.

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Festivaletteratura, Salmòn e il concetto di “realtà”

Tra gli eventi del festivaletteratura di Mantova 2011 (dal 7 all’11 settembre) l’incontro con lo scrittore Ricardo Menendéz Salmòn (nella foto di Maria Luisa Sevariano) con Marco Malvaldi.

Salmòn è uno dei romanzieri spagnoli del XXI secolo che godono di una buona attenzione da parte della critica. Uno scrittore capace di creare romanzi apparentemente “facili” – brevi, con trame che colpiscono – che a un esame soltanto un poco più attento si rivelano estremamente densi e carichi di profonde riflessioni.

Nel suo ultimo libro, “Il correttore”, edito da Marcos y Marcos, accanto alla storia degli attentati di Madrid dell’11 marzo 2004, c’è una forte indagine sul concetto di realtà. Continua a leggere

MACRO, Beatrice Pediconi e Roberto De Paolis

MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma – presenta al pubblico (fino al 16 maggio 2011) le opere di due giovani artisti italiani, Beatrice Pediconi e Roberto De Paolis, che utilizzano il mezzo fotografico per indagare la natura fragile e precaria delle figure e dei soggetti catturati dai loro scatti, presenze che trovano una loro collocazione nello spazio solo nella misura in cui nello spazio si perdono formalmente. Continua a leggere