Pietro Russo, “A questa vertigine”

pietro_russodi Gianluca Furnari

In principio è l’ora 00:00, «l’istante assoluto» (00:00, p. 9). Le cifre tonde che marcano in apertura la raccolta d’esordio di Pietro Russo, Italic, 2016 A questa vertigine, non sono l’alpha né l’omega, piuttosto l’uroboro che abbraccia i due estremi. Siamo di fronte a una poesia che raggiunge la coscienza dopo aver attraversato una quiete ipnotica: i quattro zeri dell’incipit lampeggiano come un ultimatum su schermo bianco, minacciando una lunga epoca di effetto neve.

Ma forse è tutto sotto controllo. Qualche anno fa un’équipe di scienziati tedeschi è riuscita a sospendere il tempo di un fascio di luce, intrappolandolo per alcuni secondi in un cristallo opaco. L’operazione alla quale Russo sembra intento, nel suo laboratorio, non è poi tanto diversa: si tratta di convogliare nel segno linguistico tutte le energie del mondo presente, passato e futuro; inchiodare i movimenti; «tenere tempo e fiato» (Eravamo splendidi, p. 14) per portarsi d’un salto al centro delle cose. Continua a leggere

Sergio Livio Nigri, “Vivendo e in parte vivendo”

NigriDall’Introduzione di Patrizia Valduga

Si potrebbe dire che Vivendo e in parte vivendo è il diario frammentato, sconclusionato e inconcludente di un ottantenne (sotto lo pseudonimo di Sergio Livio Nigri si nasconde uno degli ultimi rappresentanti della più colta e raffinata borghesia milanese, industriale e editore, la cui madre è stata amica e mecenate di Enzo Paci e di Manzù amica di Sereni….) un ottantenne egocentrico e nevrotico, che non fa che rigirarsi, con sicurezza e con angoscia, dentro la sua gabbietta di abitudini rassicuranti e paralizzanti, torturanti e salvifiche, e che di colpo prende a fantasticare di uscire, di volare via, anche se il suo non potrebbe essere “un volar basso” – come dice Raboni della musica di Brahms – “con la grazia malinconica di un uccello fedele al passaggio terrestre”. Continua a leggere

In memoria di te, Attilio Bertolucci

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di Loretto Rafanelli

La grande poesia del Novecento soffre di una certa mancanza di considerazione (a parte Ungaretti, Montale e forse Caproni, Sereni e Saba), grandi autori sono stati cacciati nel tritacarne della dimenticanza (si pensi, solo per fare qualche esempio, a Cardarelli, Sbarbaro, Campana, Bigongiari, per giungere finanche a Luzi). Tuttavia alcuni critici non tralasciano di studiare e di porre all’attenzione generale alcuni di questi, come nel caso di Attilio Bertolucci, che è seguito con affetto da Gabriella Palli Baroni e Paolo Lagazzi che lo frequentò, specie nelle estati a Casarola, per tantissimi anni. Ma, seppure senza tale assiduità, una relazione speciale col poeta parmense la ebbe il critico Giuseppe Marchetti, un rapporto fatto di frequentazioni e confidenze e di studi continui, per giungere infine a una conoscenza completa dell’opera bertolucciana. Ciò si ricava sicuramente dalla lettura del libro che questi gli ha dedicato: Attilio Bertolucci. Storia di un poeta (Fedelo’s Editrice, 2015), un libro prezioso per chi intenda approfondire le vicende del poeta e i nessi cruciali della sua scrittura, non solo poetica. Continua a leggere

Giorgio Orelli, “Tutte le poesie”

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Giorgio Orelli, “Tutte le poesie” , Oscar Mondadori, Milano, Mondadori, 2015

A cura di Pietro De Marchi
Introduzione di Pier Vincenzo Mengaldo
Bibliografia di Pietro Montorfani Continua a leggere

Lorenzo Calogero & John Taylor

Lorenzo-Calogero3Anticipazione editoriale

Le Edizioni Chelsea di New York (http://www.chelseaeditionsbooks.org/) pubblicheranno nei prossimi giorni, la prima traduzione inglese – con testo italiano a fronte – delle poesie del poeta italiano Lorenzo Calogero, nella traduzione di John Taylor.

Il titolo del libro An Orchid Shining in the Hand: Selected Poems 1932-1960, raccoglie una vasta produzione poetica di Lorenzo Calogero.
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