“Satura, da Montale alla lirica contemporanea”

Novità editoriale

Il volume che vi proponiamo oggi per un’attenta e più completa lettura di Eugenio Montale è la monografia di Maria Borio dal titolo Satura, Da Montale alla lirica contemporanea, Biblioteca di Studi Novecenteschi, Pisa-Roma, Fabrizio Serra Editore, MMXIII.
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Introduzione
di Maria Borio

Tra i libri più significativi della storia della poesia si riconoscono alcune raccolte rivoluzionarie per le intuizioni e il messaggio che contengono e per il valore di classico che hanno assunto nel tempo. Queste raccolte sono i testimoni di una storia di forme che senza la loro presenza spesso non potrebbe svilupparsi. Non rappresentano solo chiavi di Continua a leggere

A “Notti d’autore” Emanuele Trevi

Giovedì 11 aprile 2013 a NOTTI D’AUTORE alle 0:30 su Rai Radio 1 Luigia Sorrentino incontra Emanuele Trevi, scrittore e critico italiano tra i più famosi e apprezzati. Nato a Roma nel 1964, Emanuele Trevi pubblica il suo primo romanzo nel 2003: “I cani del nulla”. Un libro considerato ormai un cult : in esso Trevi evidenzia il tratto di un nuovo modo di fare letteratura nel quale si è riconosciuta un’intera generazione, quella nata negli anni Sessanta.
La particolarità di Emanuele Trevi è quella di unire nella scrittura, vari registri narrativi: il romanzo, il saggio, la poesia, l’arte visiva, la fotografia. “Qualcosa di scritto”,  la storia di un incontro impossibile con Pier Paolo Pasolini, del 2012, è il suo ultimo libro. Forse quest’opera più di tutte le altre, evidenzia l’indeterminatezza “di genere” di Emanuele Trevi che spesso dice: “A me piacciono i libri che più che raccontare, più che dare una trama, sono la traccia di una trasformazione.”

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A EMANUELE TREVI di Luigia Sorrentino

Emanuele Trevi in “I cani del nulla” scrive che lo scrittore italiano più vicino a Gabriele D’Annunzio – del quale quest’anno ricorre il 150esimo anniversario dalla nascita – è Pier Paolo Pasolini: entrambi avevano una visione estrema dell’essere e vivevano la sessualità come qualcosa di estremo e di sublime. Per Trevi, dunque, D’Annunzio e Pasolini erano uomini da nulla, ma puri d’animo… in fondo onesti.

In “Qualcosa di scritto”, l’ultimo romanzo, Trevi approfondisce l’amicizia tra Pier Paolo Pasolini e l’attrice e cantante Laura Betti. Trevi  racconta così della sua iniziazione alla scrittura, contagiata dalla presenza di Pasolini attraverso l’attrice di “Teorema” definita “una pazza” dall’autore. In realtà con “Qualcosa di scritto” Emanuele Trevi si congeda da Pasolini, dall’adolescenza e da un’intera generazione.

Alberto Asor Rosa, Le armi della critica

Appuntamenti

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Martedì 29 novembre 2011 Marco Revelli e Mario Tronti saranno a colloquio con Alberto Asor Rosa in occasione della pubblicazione di Le armi della critica – Scritti e saggi degli anni ruggenti (1960-1970) Piccola Biblioteca Einaudi (€ 23,00) presentazione a Roma alla Sala Bernini della Residenza di Ripetta (via di Ripetta, 231) alle 18:00.
Coordina Ernesto Franco.

Pensati, scritti e pubblicati da quaranta a cinquant’anni fa, i testi che qui si ripubblicano – saggi, articoli, recensioni, stroncature, interventi politico- sociologici – rappresentano la preziosa testimonianza di un periodo storico (i mitici anni Sessanta) e di un’esperienza politica e culturale (l’operaismo), di cui l’autore, Alberto Asor Rosa, è stato allora un giovane, anzi giovanissimo protagonista.

La traduzione di poesia, Elio Pecora

Liefdesomheining / Recinto d’amore, di Elio Pecora, a cura di Gandolfo Cascio, traduzione di Carolien Steenbergen – Serena Libri, Amsterdam 2010.

<<Elio Pecora ( nella foto qui a sinistra) è nato a Sant’Arsenio (Salerno) nel 1936, ma vive a Roma dalla metà dagli anni Sessanta. È stato testimone dell’importante attività letteraria della capitale, ed amico, tra gli altri, di Moravia, Pasolini, Morante e Penna . È autore di romanzi, saggi critici e testi per il teatro, ma è soprattutto poeta . La sua opera è presente in antologie ed è tradotta in diverse lingue. Il suo ultimo titolo è Simmetrie, pubblicato nel 2007 nella prestigiosa collana de «Lo specchio». Sebbene Pecora non appartenga in modo evidente a nessuno dei movimenti che hanno marcato l’intensa produzione lirica del XX secolo, la sua opera è destinata a far parte della tradizione del Novecento, perché «Le sue poesie reggono alla distanza più della maggior parte dei testi di coloro che sembrano molto più affermati» .

Quella che diamo in queste pagine è la sua prima presentazione in nederlandese, con alcuni testi rappresentativi della sua carriera poetica. Continua a leggere