Prima conversazione con Susan Stewart

Susan Stewart
a cura di Luigia Sorrentino
—-

Susan Stewart (abbiamo già letto di lei su questo blog, VEDI QUI) è una delle migliori poetessa statunitensi, molto amica dell’Italia, (come quasi  tutti i poeti nel mondo) assai attenta ai fenomeni della contemporaneità, e dell’arte in generale, in tutte le sue espressioni.
Prima conversazione perché con Susan il discorso sulla poesia non può finire qui. Quello che leggerete quindi, è solo l’inizio di conversazione che conoscerà diverse sessioni, nel tempo, per poter chiarire, puntualizzare, arricchire.
Chi è Susan Stewart? Un poeta che riflette, attraverso la sua poesia, sull’illusorietà dell’io come soggetto. Il suo pensiero prende la parola, in modo puro e deciso, senza strutture fisse, in una ragnatela di rimandi, e respira, il sentimento del tempo. C’è nella sua poesia, qualcosa che arriva da molto lontano…

(L’intervista) Continua a leggere

Cristina Campo, “Il mio pensiero non vi lascia”

Ci sono prosatori che proprio nelle lettere raggiungono una sorta di perfezione assoluta: riuscendo, nel breve volgere di una frase, a toccare vertici di bellezza e di intensità. Che la Campo sia uno di essi lo hanno dimostrato le Lettere a Mita e Caro Bul: e questo terzo pannello dell’episto­lario, che raccoglie le lettere scritte agli amici del periodo fiorentino, ne è una conferma. Nel 1956 Cristina è costretta ad abbandonare Firenze per Roma; e gli anni romani saranno costantemente pervasi dal ricordo struggente di quel giardino incantato che era la cerchia degli «amici d’infanzia»: Piero Draghi, Mario Luzi, Anna Bonetti, Venturino Ven­turi, Giorgio Orelli. A tutti loro scrive dal suo «esilio» parole di nostalgico affetto («C’è con voi­altri, nell’aria, gusto di latte»); ma il più rimpianto è senza dubbio Gianfranco Draghi, quel Gian che guarda ai suoi stessi «fari» (i più luminosi: Hofmannsthal e Simone Weil), lo scrittore e poeta di cui ammira la personalità e l’opera, l’amico che «conosce sempre, sottilmente, il disegno del tempo, e trova la parola magica da incidervi». Continua a leggere

Festival delle Scienze 2012, “Il tempo” & Programma

Al via la settima edizione del Festival delle Scienze : ‘Il tempo’, dal 19 al 22 gennaio 2012 a Roma, (Auditorium Parco della Musica).

Il tempo è ciò che accade quando non accade nient’altro.
(Richard Feynman)

Si fa presto a dire tempo. Perché proprio il concetto più pervasivo dell’indagine umana, la parte integrante della nostra realtà e della nostra quotidianità, resta uno dei misteri più insondabili. Da sempre. Tempus fugit, dicevano i latini. E infatti il tempo fugge e ci sfugge, nonostante l’uomo cerchi di afferrarne l’essenza. Indagandolo, misurandolo, spezzettandolo in ore, giorni e mesi: l’idea Continua a leggere

Festival delle Scienze 2012, Auditorium Parco della Musica

E’ stata presentata il 12 gennaio 2012 nella Sala delle Bandiere in Campidoglio, la settima edizione del Festival delle Scienze, prodotto dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Codice. Idee per la cultura, che si terrà dal 19 al 22 gennaio all’Auditorium Parco della Musica di Roma. L’edizione 2012 del Festival è dedicata al tema del Tempo.

“Il Festival delle Scienze – ha dichiarato in apertura Aurelio Regina Presidente di Musica per Roma – é ormai un appuntamento attesissimo dal pubblico romano, che ogni anno affolla sempre più le sale dell’Auditorium per assistere a lezioni magistrali, incontri, dibattiti, aperitivi scientifici, eventi per le scuole, mostre e spettacoli. Lo scorso anno il festival si è chiuso con ben 18.000 presenze, in aumento a fronte delle 15.000 dell’edizione precedente e questi numeri dimostrano l’interesse sempre più grande per i temi scientifici del mondo contemporaneo, la sete di conoscenza e la curiosità che spingono il pubblico a venire all’Auditorium non solo per assistere a concerti, spettacoli, eventi ma per partecipare a dibattiti, ascoltare opinioni di esperti, condividere la conoscenza.” Continua a leggere