Gabriele Gabbia

 

gabriele_gabbiaOpere Inedite
a cura di
Luigia Sorrentino

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Gabriele Gabbia è nato il 14 luglio 1981 a Brescia, dove vive e lavora.

È diplomato in discipline artistiche ed è iscritto alla facoltà di Filosofia dell’Università degli Studi di Verona. Nel 2011 ha pubblicato  La terra franata dei nomi, con prefazione di Mauro Germani, nella collana «I germogli», diretta da Stelvio Di Spigno, Edizioni L’arcolaio di Gian Franco Fabbri.  

Ha in corso di pubblicazione una seconda raccolta di versi.

(Foto di Alessandro Ligato)

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“Nero su bianco”

Emily-Jacir-1000x600Lyle Ashton Harris, Roman Stranger #7, 2001

In mostra fino al 19 Luglio 2015

 

ROMA & NEW YORK – Un grande appuntamento d’arte chiude la primavera dell’American Academy in Rome, con una mostra che pone un importante interrogativo sull’attuale storia e cronaca italiana. Si intitola NERO su BIANCO  – inaugurata al pubblico il 26 maggio alle ore 18 – coinvolgendo artisti italiani, africani, europei e americani sul tema della “Afro- italianità” e, più in generale, sui cambiamenti culturali e identitari che attraversano il Paese in tema di integrazione. A cura di Peter Benson Miller, Robert Storr, che l’Italia ha inoltre conosciuto come direttore artistico della Biennale di Venezia nel 2007 e Lyle Ashton Harris, artista, la mostra presenterà i ragionamenti sul tema (tra cui anche moltissime opere inedite, pensate esclusivamente per la mostra e la maggior parte delle quali nate dall’Italia, anche grazie al lavoro che tanti degli artisti hanno potuto svolgere presso l’American Academy in Rome) di 27 artisti. Continua a leggere

Oggetti naturali e supernaturali nel sogno

Macbethdi Giampaolo Lai

Sabato 6 giugno dalla 16.00 alle 19.00 avrà luogo il seminario dell’Accademia delle Tecniche Conversazionali dal titolo “Oggetti naturali e supernaturali nel sogno”, che si terrà a Milano, Palazzo Cusani  (ingresso da via del Carmine 8).

Sospesi tra il cielo e la terra, tra il soprannaturale e il quotidiano, ci sentiamo troppo spesso strattonati o spinti dagli oggetti della paura e dell’orrore, verso i quali corriamo o che da una parte e dall’altra ci vengono incontro anche quando non sono invitati. La storia di Macbeth continua a ricordarcelo.  Continua a leggere