Silvio Ramat, “Poesie da un esilio”

 

silvio_ramat-copertinaDalla quarta di copertina

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Un romanzo epistolare, condotto su un doppio registro: quello in versi del poeta che scrive per lunghi mesi da una casa di cura, e quello in prosa della dolce amica che gli risponde, Elisabetta, Elis, con cui il dialogo si infittisce tra ricordi, riflessioni, e il muoversi con discrezione estrema del sentimento. Così si realizza questo nuovo libro di Silvio Ramat, Elis Island, dove la corrispondente diviene un ideale punto di approdo, un’isola sognata verso cui il poeta apre lo sguardo. E lo riapre anche, o soprattutto, condividendo le sue emozioni con Elis, sui mille rivoli e i molti territori di un passato anche remoto, poiché “la memoria aduna / i luoghi del mondo visitati”. E infatti, lettera dopo lettera, si viene disegnando una geografia vastissima che va dalla Lombardia alla California da New York alla Cina o al lago di Garda, mentre in questo intenso scambio epistolare fra il poeta e l’amica letterata si affacciano i nomi e le opere di numerosi poeti e scrittori, come Stendhal o Virginia Woolf, come Carducci, Pascoli, Montale, magari intrecciati a ricordi di film celebri, come quelli di Hitchcock, o al suono di belle canzoni d’amore di un’epoca ormai lontana. Continua a leggere

Simone Casetta, “Ritratti del poetico”


INTERVISTA DI LUIGIA SORRENTINO A SIMONE CASETTA

Simone Casetta

 

Mostra fotografica tratta dal Registro fotografico dei poeti di lingua italiana

A cura di Simona Bartolena e Martina Biondi

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Casa Gola
Olgiate Molgora (LC)
dal 18 ottobre al 1 novembre 2015 (aperta nei fine settimana)

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25 ottobre – h 16,00
incontro con Simone Gasetta e Giovanni Gastel
19 opere in mostra nella dimora storica del pittore Emilio Gola (Milano 1851–1923). Continua a leggere

Franco Marcoaldi, “Il mondo sia lodato”



LODATODalla quarta di copertina

Soltanto un poeta poteva compiere oggi l’azzardo di una lode del mondo, basata sull’immaginazione e sulla sensibilità. Tornando alla forma già sperimentata del poemetto, Franco Marcoaldi sviluppa un flusso verbale dal ritmo incalzante che orchestra i temi della vita quotidiana e dello spirito in un rimando continuo dall’universo naturale al mondo storico, dall’autobiografia alla letteratura in una libera e viva scorribanda nei territori del pensiero analogico. All’apparenza Il mondo sia lodato è una preghiera laica di intonazione francescana sulla bellezza e la meraviglia del creato. In realtà Marcoaldi loda il mondo nonostante gli infiniti turbamenti in cui incorre chi lo abita, e proprio quel nonostante è l’anima nascosta del libro. Nel suo procedere, il poemetto attraversa l’amarezza delle cose umane nella loro vicissitudine di violenza, malattia, depressione, morte, ma incontra anche il demone erotico, e con esso il sogno, la fantasia, e i libri e le figure del passato che illuminano il presente. Se l’invocazione di lode resiste come un mantra è per lo sforzo generoso di una pietas consapevole e di un’attenzione costante alle pieghe infinite e alle corrispondenze sotterranee dell’esistenza. Cosí il poemetto che loda il mondo si fa mondo, e convoca in coro altre voci, altri poeti, altri pensatori, in una ridda di rimandi e citazioni che immancabilmente si accordano nell’antifona ricorrente: «Mondo, ti devo lodare». Espressione ultima ed estrema di umiltà e gratitudine nei confronti della vita.

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Svjatlana Aljaksandraŭna Aleksievič vince il Nobel per la Letteratura 2015

Swetlana_Alexandrowna_AlexijewitschL’Accademia di Svezia ha appena annunciato il nome del vincitore del Premio Nobel per la Letteratura per l’anno 2015. Svjatlana Aljaksandraŭna Aleksievič, succede al francese Patrick Modiano, Nobel dello scorso anno. Nel 2013 vinse la canadese Alice Munro.

Il Nobel, sottolinea la motivazione dell’Accademia Reale Svedese, le è stato assegnato “per la sua opera polifonica, un monumento alla sofferenza e al coraggio del nostro tempo” .

Svjatlana Aleksievič che era stata data super favorita dai bookmakers, è nota soprattutto per essere stata cronista, per i connazionali, dei principali eventi dell’Unione Sovietica della seconda metà del XX secolo: dalla guerra in Afghanistan, al disastro di Černobyl’, ai suicidi seguiti alla scioglimento dell’URSS. Su ognuno di questi particolari argomenti ha scritto libri, tradotti anche in varie lingue, che le sono valsi la fama internazionale e importanti riconoscimenti. Con le sue opere tradotte in molte lingue, si è fatta conoscere in tutto il mondo: La guerra non ha un volto di donna (sulle donne sovietiche al fronte nella seconda guerra mondiale), Ragazzi di zinco (sui reduci della guerra in Afghanistan), Incantati dalla morte (sui suicidi in seguito al crollo dell’URSS), Preghiera per Cernobyl’ (sulle vittime della tragedia nucleare). Continua a leggere