Le città dell’anima, note intorno a un libro sui luoghi dei poeti

di Marco Marangoni

L’occasione di queste righe è data dal bel libro, con contributi di autori vari, curato da Tiziano Broggiato, e uscito nel 2016, per i tipi dell’editore Luigi Pellegrini di Cosenza. Alla presentazione, tra l’altro tenuta recentemente a Pordenonelegge, ne è uscito, per la voce dello stesso Broggiato e del critico letterario Roberto Galaverni, un quadro pienamente aderente al tessuto di pensieri, sentimenti, ricordi e attese che con stile diverso hanno espresso tutti i co-autori: Anna Buoninsegni, Giuseppe Conte, Rosita Copioli, Claudio Damiani, Antonio Di Mauro, Vivian Lamarque, Valerio Magrelli, Roberto Mussapi, Umberto Piersanti, Giancarlo Pontiggia, Fabio Pusterla, Loretto Rafanelli, Davide Rondoni, Angelo Scandurra, Stefano Simoncelli, Gian Mario Villalta.

Un libro questo di geografia letteraria, “sentimentale”, che permette di entrare nei luoghi, ma per la porta delle sottili percezioni, fino a formare una fenomenologia di foglio-mondo, pagina-luogo, nella speciale ottica del poeta. L’attualità, con cui si confrontano i diversi poeti, sollecita poi a una riflessione critica, venendo denunciato per lo più un abbassamento della qualità dell’abitare. Continua a leggere

Joseph Zbukvic

Sabato 30 settembre 2017, ore 18.30

Inaugurazione della mostra:

JOSEPH ZBUKVIC
INTO THE GREAT STUDIO OUTSIDE
Disegni, schizzi e acquarelli dai taccuini di viaggio

30 settembre – 05 novembre 2017

Joseph Zbukvic è considerato nel campo dell’acquarello uno dei maestri della contemporaneità. Viaggia ormai in tutto il mondo come insegnante e scova bellezza nei suoi soggetti sia quando lavora all’aperto che nell’intimità del suo studio. Nel 1967 s’iscrisse all’università per studiare lingue e letterature, e quindi diventare insegnante. Continua a leggere

“Verso Libero” 2017

Il fuoco accende la IV edizione del Festival poetico ‘verso Libero’.

La rassegna, che si terrà a Fondi il 30 settembre e 1 ottobre 2017, offre uno sguardo sull’opera di de Libero e sulla poesia tra musica, teatro e arte.

Saper vedere, mettere a fuoco. Una città è stata messa a ferr’e fuoco. A fuoco una vittima, la parola, la vita. Brucia qualche cosa dentro. Arde la brace delle nostre azioni, la passione accende i nostri passi. La metafora del fuoco è onnipresente nell’opera di Libero de Libero «e di cenere odora / la stanza chiusa del cuore». La fiamma della poesia è sempre accesa nell’opera che resiste al tempo. Esistere è non smettere di divampare. Continua a leggere

L’opera grafica di Bram Van Velde

Sabato 30 settembre 2017, alle ore 19.00 a Castronuovo Sant’Andrea, nelle sale del MIG Museo Internazionale della Grafica – Biblioteca Comunale “Alessandro Appella” – Atelier “Guido Strazza”, si inaugura la mostra antologica dell’opera grafica di Bram Van Velde (Zoeterwoude, 19 October 1895 – Grimaud, 28 December 1981), che continua il lavoro di informazione iniziato il 20 agosto 2011 con la storia della grafica europea e proseguito con le personali di Degas, Renoir, Bonnard, Matisse, Bernard, Mirò, Dufy, Picasso, Calder, Ben Shann, Secessione di Berlino, Pechstein, Zadkine, Marcoussis, Assadour, Henri Goetz, Gentilini, Strazza, Accardi, Ciarrocchi, Consagra, Melotti, Maccari, Anselmo Bucci, Perilli, Raphaël, Del Pezzo, Mascherini, Bartolini, Marino, Azuma, Guarienti, Richter, Viviani, Arp, Viani, l’ “Omaggio a Breton” che ripercorreva la storia del Surrealismo, Fazzini, Max Bill, Sol LeWitt. Continua a leggere

Umberto Piersanti

 

        Umberto Piersanti/ credits ph. Dino Ignani

«Con gli occhi incerti tra ‘l sorriso e il pianto»: sulla poesia di Umberto Piersanti.

 di Eleonora Rimolo

Il punto nevralgico della poesia di Umberto Piersanti è, in maniera indiscutibile e come è stato più volte messo in luce, la natura. Attraversando in particolare due raccolte dell’autore, “L’albero delle nebbie” e “Nel folto dei sentieri”, la natura assume due ruoli fondamentali: da un lato è strumento di rievocazione della memoria antica (anch’io vi ricordo nella luce/stagliati tutti dentro l’aria,/Madío è sotto il ciocco/grande e guarda,/Celeste sale lento lo stradino,/alla Fenisa gli anni non hanno tolto/il chiaro dentro gli occhi/e sulla testa l’orcio non pende/o sussulta), e dall’altro è genitrice impietosa nelle sue leggi incontrovertibili (fino a dicembre/questa terra squallida/e contorta, profanata/dagli uomini e dai cani,/due fiori l’hanno scelta,/così segreti/ed appartati,/caso o necessità/non c’è risposta). Continua a leggere