Biennale di Viterbo 2014

biennaleDal 24 maggio – 14 giugno 2014
Inaugurazione 23 maggio 2014
Viterbo, Palazzo Brugiotti ore 11.00

Per la terza edizione della Biennale di Viterbo il direttore artistico, Giovanna Caterina de Feo, ha ideato un percorso che si dirama in prestigiose sedi situate nel cuore pulsante di storia di Viterbo, centro nevralgico di una mostra capace di descrivere il panorama dell’arte contemporanea con un serrato e costruttivo confronto tra artisti già affermati e storicizzati con altri promettenti giovani autori. 
La Biennale si muove in parallelo su diversi fronti, cercando di codificare le opere e gli autori tramite un percorso espositivo con un ricco programma di incontri e dibattiti sull’arte e non solo che accompagnerà lo svolgersi di questa edizione 2014.
 Continua a leggere

Drawing, punti di vista

Chiara-Dellerba,-da-1-a-10-(3_)[1]Il disegno come disciplina trasversale dell’arte e forma artistica autonoma, attraverso differenti punti di vista, con il lavoro di tre giovani artisti: Chiara Dellerba, Charley Peters e Alessandro Roma in dialogo con Marzia Migliora. Il segno come metafora della coscienza, come linguaggio dell’inconscio, come libertà espressiva ed evocativa dove l’incisività si lega al fare.

Nel grande wall drawing di Chiara Dellerba il tratto caratteristico, fragile ma incisivo, emerge con forza. La ripetitività e la leggerezza di un elemento naturale diventano la costante di un lavoro che ingloba lo spazio, sovrapponendo ad esso il segno, in una continua tensione tra il coprire e lo scomparire. Artista sensibile, rielabora elementi della cultura mediterranea, ricca di tradizioni e ricordi personali, attraverso un segno grafico, a volte morbido e impalpabile, a volte marcato e deciso. La liquidità dell’elemento corporeo, presente nei suoi lavori più come entità evanescente che fisica, passa attraverso la rappresentazione simbolica delle mani che diventano una presenza dell’identità, tramite funzionale all’operazione creativa. Varie tecniche, dalla matita al carboncino, sono elaborate su raffinatissime carte giapponesi; la serie esposta comprende piccoli lavori che indagano la natura, tema prediletto nell’ultimo periodo. Una stratificazione di più elementi, dove becchi di rapaci, occhi di civetta, emergono attraverso squarci creati sulla bianca superficie. Continua a leggere

Una notte al museo, con Alighiero Boetti

Alighiero-Boetti
In occasione dell’apertura straordinaria gratuita fino alle 2 di una Notte al Museo, sabato 17 maggio 2014, la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma ospita una serie di eventi, a partire dall’inaugurazione alle ore 18,30 di un nucleo di opere di Alighiero Boetti, prestate per un anno alla Gnam.

A seguire, alle ore 20,30, nella Corte centrale della Galleria nazionale si terrà la performance, ‘Illuminazione fosforescente automotoria sull’acqua’, realizzata da Dadamaino nel 1969 e riproposta questa volta con l’accompagnamento musicale di Michele Lupone.

A conclusione della serata, il coreografo Michele Mastroianni presenterà ‘Fotosintesi‘, una performance che rende omaggio all’opera di Paolo Scirpa, ‘Ludoscopio-Pozzo espansione’, con le musiche dal vivo del compositore Ezio Bosso e le proiezioni 3D di Kanaka Project. Continua a leggere

Alfred Kubin “L’altra parte”

foto
Un romanzo fantastico  
Traduzione di Lia Secci
Biblioteca Adelphi
1965, 6ª ediz., pp. 295

La casa editrice Adelphi, nasce nel 1962. Il primo titolo della collana Biblioteca Adelphi, fondata nel 1965, è di Alfred Kubin  “L’altra parte”.

RISVOLTO

Nel 1908, appena trentunenne e disegnatore già noto e apprezzato, Kubin è profondamente scosso dalla morte del padre, che lo coglie in uno stato di tormentosa sterilità succeduto a lunghi periodi di crisi psichica. Per liberarsi dalle visioni che lo perseguitano e a cui, in quelle condizioni di paralisi creativa, non sa dare espressione grafica, egli decide di mettersi a scrivere e, nel giro di dodici settimane, butta giù un romanzo: L’altra parte. Nelle otto settimane che seguono egli riesce ad aggiungere al libro (che sarà pubblicato l’anno successivo e che attirerà l’attenzione dei più sensibili tra i suoi contemporanei) una cinquantina di disegni. Continua a leggere