Pordenonelegge 2013, “Meglio un uovo anche domani”

Appuntamento

Al via la XIV edizione di pordenonelegge (da mercoledì 18 settembre a domenica 22 settembre 2013) con l’obiettivo di “trasformare le difficoltà in opportunità“. Per la realtà del libro, l’opportunità vera rimane sempre quella di realizzare l’incontro tra chi scrive e chi ridà voce alla scrittura leggendo. Un incontro che avviene principalmente nell’esercizio solitario della lettura, ma è pur vero che c’è sempre una mediazione, un invito, un’esortazione che lo promuove. Ed è anche vero che la solitudine del lettore, se Continua a leggere

I vincitori del Premio Stephen Dedalus 2013

Appuntamento

Il Premio letterario “Stephen Dedalus”, giunto alla sua VI edizione che si svolge con il sostegno di pordenonelegge, premierà il 18 settembre 2013, i suoi vincitori. La giuria, composta da tutti i Lettori delle Classifiche pordenonelegge-dedalus e coordinata da Alberto Casadei, con la collaborazione di Massimo Gezzi, ha votato per selezionare terne di finalisti e poi i vincitori 2013 per le sezioni di narrativa- altre scritture, di poesia e di saggistica, che sono risultati: Continua a leggere

Luigi Carotenuto, “Vi porto via”

Letture
a cura di Luigia Sorrentino

Luigi Carotenuto ” Vi porto via” Edizioni Prova d’Autore 2011

Si avverte il peso della gravità delle cose che accadono leggendo la poesia di Luigi Carotenuto. Si leggano questi versi epigrammatici: “La madre soffre/ la figlia piange/ il padre assente/ si diverte/ con l’amante”. In essi è racchiusa un’esperienza estremamente realistica e comune. Poche parole per congelare in un’immagine la cecità di chi si nasconde dietro l’indifferenza, la superficialità, la mancanza di lealtà. Ecco quindi che la poesia di Luigi Carotenuto richiama l’attenzione del lettore e lo mette di fronte a se stesso, lo costringe a guardarsi  in un movimento di coscienza civica come quando scrive in un altro componimento: “Madonna mia/ salvami dalla pornografia// Anima d’ametista/ chiudimi la rivista” […].  Per risvegliare nel lettore ignaro la consapevolezza della propria banalità, Luigi Carotenuto si confronta con il quotidiano che passa nei nostri occhi e che ci lascia nell’indifferenza più assoluta abituati come siamo a non voler vedere dove si annida l’ignoranza, quella che fa male, che genera indignazione. “Vi porto via”  sembra voler proteggere l’infanzia, piegare il male di una società sorda ed egoista e accogliere un mondo di bambini nuovi, figli della consapevolezza degli adulti. Continua a leggere

Seamus Heaney, “Lì fui, io nel luogo e il luogo in me”

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A Seamus Heaney
di Luigia Sorrentino

Il 16 maggio 2013 ho incontrato a Roma per un’intervista televisiva per Rai News 24 il poeta Nordirlandese Seamus Heaney, uno dei più grandi del mondo, premio Nobel per la Letteratura nel 1995, in residenza  all’American Academy.  

Nell’intervista che vi ripropongo integralmente, Heaney racconta la sua storia di poeta: durante gli anni Sessanta ha lavorato come insegnante e poi come Lettore alla Queen’s University di Belfast.  Heaney ha specificato che i suoi primi tre libri di poesie sono stati scritti durante quel periodo. Sorpendentemente nell’intervista Heaney ha precisato che nonostante quei suoi primi tre libri, egli non si sentiva ancora poeta, anche se altri gli dicevano che lo era.

Nel 1972 Seamus Heaney lascia Belfast e si trasferisce con la famiglia a County Wicklow, nella Repubblica d’Irlanda. Nella video-intervista il poeta racconta del periodo della guerra e dei Troubles (i disordini) nell’Uslter, l’Irlanda del Nord. Citando il suo predecessore,  William Bulter Yeats, Heaney  ha detto che il “compito del poeta è quello di condensare in un unico pensiero realtà e giustizia“, anche se l’ha definito “un’istruzione impossibile da seguire”.

 
Heaney ha poi fatto riferimento a un altro suo grande predecessore, il poeta polacco Czesław Miłosz, che in una delle sue poesie si chiede: “Qual è il compito della poesia se non riesce a salvare una nazione o un popolo?”

Una risposta diametralmente opposta ma altrettanto convincente secondo Heaney la da’ il poeta russo Joseph Brodsky che diceva: “Se l’arte ci insegna qualcosa è che la condizione umana è privata“.

Secondo Heaney la poesia deve trovare la sua dimensione tra questi due opposti: il porsi costantemente la domanda “qual è il compito della poesia?” e al tempo stesso esprimere la propria condizione umana – privata

E ancora: Heaney nell’intervista ha detto che “la lingua che si parla nell’isola di Smeraldo, in Irlanda, è storia che si è solidificata. Innanzitutto è la storia di una lingua perduta, il gaelico, divenuto dal XVII secolo in poi, l’inglese, ma non solo… anche lo scozzese, con l’arrivo dei coloni presbiteriani sempre nel secolo XVII”.

Il villaggio nativo di Seamus Heaney, in Irlanda del Nord, si chiama Anahorish, (ndr. titolo di una sua poesia contenuta in District & Circle) che in lingua gaelica significa “luogo delle acque limpide”. Ed Heaney era proprio come il suo luogo d’origine, limpido, semplice, disponibile, generoso.

E quando, quasi alla fine dell’intervista, gli ho chiesto se temeva la morte, egli ha risposto: “Penso di non aver più paura della morte. Ritengo che la letteratura mi abbia aiutato. La mitologia mi ha aiutato“.


Seamus Heaney: A Tribute by Karl Kirchwey

Sulla Letteratura (On Literature)

Conversazione tra Doriano Fasoli e Luigia Sorrentino
a cura di Nicola D’Ugo

Luigia Sorrentino, partenopea, è poeta e giornalista. Tra le sue raccolte di poesia figurano C’è un padre, edita da Manni nel 2003, La cattedrale, edita da Il ragazzo innocuo nel 2008, e La nascita, solo la nascita, uscita nel 2009 sempre per i tipi Manni. Alcuni suoi versi sono stati raccolti nell’Almanacco dello Specchio Mondadori del 2008. Intervistatrice televisiva, radiofonica e telematica di eminenti figure del panorama internazionale, dai Premi Nobel Orhan Pamuk, Derek Walcott e Seamus Heaney a Yves Bonnefoy, Mark Strand e altri, ha ideato e cura per Rai News 24 il blog Poesia, di Luigia Sorrentino. Attualmente lavora al Giornale Radio Rai. Autrice di programmi culturali radiofonici, quest’anno ha condotto, su Rai Radio Uno, il programma Notti d’autore. Viaggio nella vita e nelle opere dei protagonisti del nostro tempo, dando voce ai propri ospiti in studio. L’occasione di questa intervista, realizzata con Doriano Fasoli a Roma il 3 luglio 2013, è la recente uscita, per i tipi Interlinea, della sua ultima raccolta di poesia, Olimpia, che ha già ottenuto prestigiosi riconoscimenti. (Nicola D’Ugo)
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