Toni Servillo legge “Il Gattopardo”

Letture ad alta voce

Il Gattopardo, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa interpretato daToni Servillo (Emons-Feltrinelli, 2012)
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Siamo in Sicilia, all’epoca del tramonto borbonico. È di scena una famiglia della più alta aristocrazia isolana, colta nel momento rivelatore del trapasso del regime, mentre già incalzano i tempi nuovi. Il romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa è incentrato quasi interamente su un solo personaggio, il principe Fabrizio Salina. Il Gattopardo, pubblicato dopo la morte dell’autore, nel 1958, a cui Lampedusa lavorò dalla fine del 1954 e il 1957 fu presentato agli editori Arnoldo Mondadori Editore e Einaudi, (il testo fu letto da Elio Vittorini), che ne rifiutarono la pubblicazione. Dopo la morte di Lampedusa Feltrinelli che aveva ricevuto il manoscritto da Elena Croce, lo pubblicò con la prefazione di Giorgio Bassani. Continua a leggere

In memoria di te, Pier Paolo Pasolini & video

La notte fra l’uno e il due novembre Pier Paolo Pasolini fu assassinato in un piazzale sabbioso all’Idroscalo di Ostia, vicino Roma. Nei giorni precedenti alla sua morte Pasolini andò prima in Svezia, poi a Parigi per curare l’edizione francese di Salò. In un’intervista rilasciata alla radio svedese Pasolini fa il punto sulla sua produzione filmica offrendo la sua chiave di lettura: “Adesso io ho fatto un film che non so bene perché l’ho fatto che si chiama Salò o le 120 giornate di Sodoma tratto da De Sade e ambientato nella Repubblica di Salò, che sono gli ultimi mesi di vita di Mussolini […] Fatto sta che qui il sesso è ancora usato, ma anziché essere usato, come nella trilogia della vita, come qualcosa di gioioso, di bello e di perduto, è usato come qualcosa di terribile, è diventato la metafora di quella che Marx chiama la mercificazione del corpo. Quello che ha fatto Hitler brutalmente, distruggendo i corpi, la civiltà consumistica… l’ha fatto sul piano culturale, ma in realtà è la stessa cosa.”

IL VIDEO-SERVIZIO di Luigia Sorrentino è stato girato alla mostra d’arte contemporanea in corso a Roma al Palazzo Incontro della Libreria Fandango (Via dei Prefetti, 22) ispirata alla poesia di Pier Paolo Pasolini dal titolo “PPP Una polemica inversa” a cura di Flavio Alivernini: 22 artisti  elaborano creativamente, pur provenendo da generazioni diverse, 11 poesie di Pasolini. Fra di loro alcuni fra i più importanti pittori, scultori e fotografi operanti nel panorama italiano e internazionale.

E’ opportuno segnalare che la voce fuori campo che nel video-servizio legge la poesia “Marilyn” di Pier Paolo Pasolini è di Giorgio Bassani.

Immagine anteprima YouTube

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Mariapia Veladiano “Il tempo è un dio breve”

Anticipazione editoriale

Esce il 23 ottobre 2012 il nuovo romanzo di Mariapia Veladiano “Il tempo è un dio breve” Edizioni Einaudi Stile Libero Big (€ 17,00).

«La luna appariva ogni tanto da dietro una cortina spessa di nuvole scure, come se non sapesse che partito prendere di fronte a quei due amanti silenziosi come tra le navate di una chiesa. Si trattava di non svegliare nessuno: il silenzio era cosí assoluto che anche un sussurro sarebbe sembrato un grido. E d’altro canto non c’era niente da dire. Venivamo entrambi da mondi pieni di parole che non ci avevano salvato dal dolore e dalla paura e in quell’amore muto soffocato sotto il piumone strappato dal letto cercavamo una conferma alla promessa, nata col mondo, che l’amore non finisce, che la morte non è l’ultima parola».

Mariapia Veladiano, Il tempo è un dio breve

VEDI QUI SOTTO IL VIDEO DELL’INTERVISTA A MARIAPIA VELADIANO su “La vita accanto” di Luigia Sorrentino

http://www.rainews24.it/ran24/clips/2011/10/veladiano-poesia.mp4

Shay Frisch, campo 100535 B/N & video

Arte e Poesia
a cura di Luigia Sorrentino

Shay Frisch, artista israeliano, è alla Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma con la sua installazione “Campo 100535 B/N”. La mostra, a cura di Achille Bonito Oliva, è aperta al pubblico fino al 27 gennaio 2013.

E’ il Nuovo Prometeo, Shay Frisch, artista israeliano, in mostra con una propria personale alla Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma. Il titolo della mostra a cura di Achille Bonito Oliva è “campo centomila cinquecento trentacinque Bi barra Enne” e si snoda in quattro differenti sale.

Il lavoro di Shay Frisch consiste nella creazione di campi elettrici e nella loro interazione con lo spazio. Il campo è generato dall’assemblaggio di centinaia di moduli, normali conduttori di corrente elettrica, attraverso i quali passa l’energia che si fa forma.

Visitando questi Campi di Shay Frisch si incontra una ‘zona fredda’, nella quale si raccolgono poetiche che sembrano prescindere dal livello soggettivo ed emotivo. Lo spettatore si trova alla frontiera tra i visibile e l’invisibile. Protagonisti sono i flussi energetici, che si moltiplicano fino a raggiungere una dimensione ambientale.

VIDEO- INTERVISTA DI LUIGIA SORRENTINO