A “Notti d’autore” Giulio Ferroni

E’ Giulio Ferroni, il protagonista di “Notti d’autore” il programma di Luigia Sorrentino in onda il 20 giugno 2013, alle 0.30, nella notte tra mercoledì e giovedì su Rai Radio 1. Nato a Roma nel 1943, ha studiato all’Università di Roma, laureandosi in Lettere con Walter Binni (uno dei maggiori studiosi di Giacomo Leopardi) con una tesi su Annìbal Caro, famoso traduttore, drammaturgo e poeta del Cinquecento. Ha rivolto subito i suoi studi verso il teatro e la cultura del Rinascimento (con particolare attenzione ai modelli antropologici), verso il teatro del Settecento, verso la teoria della letteratura, verso la produzione letteraria contemporanea. E’ uno dei critici più autorevoli: sulle pagine di “Repubblica” nel 2006 ha dato vita a una delle polemiche più accese che le cronache letterarie ricordino con uno degli scrittori più venduti in Italia e all’estero: Alessandro Baricco.
Giulio Ferroni, critico militante, che interpreta con rigore, obiettività, ragionevolezza, ma anche con passione la letteratura del proprio tempo, partecipando attivamente con giudizi a caldo su opere scritte da nuovi autori, con saggi, articoli in riviste e giornali, e partecipando attivamente alla vita artistica e letteraria del proprio paese.

L’AUDIO INTERVISTA A GIULIO FERRONI di Luigia Sorrentino

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A “Notti d’autore” Marco Rovelli

E’ lo scrittore e musicista Marco Rovelli, l’ospite di Luigia Sorrentino a “Notti d’autore” il programma di Rai Radio 1 in onda giovedì 13 giugno 2013 alle 0:30. Nato a Massa, in Toscana, nel 1969, vive e lavora a Milano dove insegna Storia e Filosofia nelle scuole secondarie.
Marco Rovelli racconta le storie di individui incontrati all’ “altezza degli occhi”, come preferisce dire. Scrive “narrazioni dal vivo” cioè non lavora solo con lo sguardo, ma anche su fonti e materiali che contribuiscono a orientare lo sguardo, che lo portano a porsi le giuste domande. Compie dei viaggi a tappe, entra nella vita delle persone che incontra, definendo anche il contesto storico-sociale nel quale la “storia” che racconterà ha avuto origine.

L’AUDIO INTERVISTA A MARCO ROVELLI di Luigia Sorrentino

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A “Notti d’autore” Gian Mario Villalta

A “Notti d’autore”, il programma ideato e condotto da Luigia Sorrentino e in onda su Rai Radio1 giovedì 6 giugno 2013 alle 0:30, Gian Mario Villalta, nato in Friuli, a Visinale di Pasiano, (Pordedone) nel 1959. Laureato in Lettere a Bologna, vive e lavora a Pordenone, dove insegna in un liceo. E’ poeta, scrittore e saggista, ed è il il direttore artistico della manifestazione letteraria Pordenonelegge una delle più importanti in Italia. Nel 2011 ha vinto il premio Viareggio con la raccolta di poesie “Vanità della mente”. In una nota al libro scrive: “la morte del mondo dei dialetti non ha causato la morte dei dialetti, ma la loro migrazione, in un altro mondo, dove hanno conservato quanto potevano…”

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A GIAN MARIO VILLALTA di Luigia Sorrentino


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A “Notti d’autore” Brunella Antomarini

La protagonista di “Notti d’autore” il programma di Luigia Sorrentino su Rai Radio1 in onda giovedi 30 maggio 2013 è Brunella Antomarini. Docente di Estetica e fenomenologia alla Jhon Cabot University di Roma, Brunella Antomarini da sempre lavora con le filosofie contemporanee. Nei suoi saggi scrive della cognizione comune, cioè lei si chiede: in che modo pensiamo? quali sono i processi che metteno in moto il nostro pensiero? Partendo da queste riflessioni ha scritto dei saggi che descrivono procedimenti mentali efficaci, che non sono necessariamente razionali o irrazionali, ma che usano dubbio, incertezza, emozione e persino errore per arrivare a prendere decisioni, a fare delle scelte. Potenzialmente potremmo Brunella Antomarini un’antirazionalista.

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A BRUNELLA ANTOMARINI di Luigia Sorrentino

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A “Notti d’autore” Ruggero Cappuccio

E’ Ruggero Cappuccio drammaturgo, regista e scrittore il protagonista di Notti d’autore di giovedì 23 maggio 2013 alle 0:30 il programma ideato e condotto da Luigia Sorrentino per Rai Radio1. In tutte le sue rappresentazioni Ruggero Cappuccio “ha gustato – come scriveva Marguerite Yourcenar riferendosi a se stessa – il privilegio supremo del romanziere: quello di perdersi interamente nei propri personaggi o di lasciarsi possedere da essi.” Ruggero Cappuccio ha vissuto – e vive – ininterrottamente all’interno di quei due corpi e di quelle due anime alle quali ha dato vita, in teatro, ma anche nei suoi romanzi: “La notte dei due silenzi” e “Fuoco su Napoli”. L’opera prima di Ruggero Cappuccio “Delirio Marginale” è del 1993. Già con questa opera Cappuccio si fece notare vincendo il premio IDI per la drammaturgia.

L’AUDIO CON L’INTERVISTA A RUGGERO CAPPUCCIO di Luigia Sorrentino

Per Ruggero Cappuccio il successo arrivò con quella che forse è diventata la sua opera teatrale più famosa, “Shakespea Re di Napoli” pubblicata come altri suoi lavori nella collana Classici di Einaudi. “Shakespea Re di Napoli” ha debuttato la prima volta al Festival di Sant’Arcangelo diretto da Leo De Berardinis, nel 1994. Nella nota di Roberto De Simone dedicata a Ruggero Cappuccio si legge: ” … bisogna dire che è preferibile la Storia scritta dai poeti, e non i poeti scritti dalla Storia… accettando questa verità si potrà riconoscere che la Storia è maestra di vita”.

“Desideri mortali” oratorio profano per Giuseppe Tomasi di Lampedusa inaugura poi un ciclo di sue opere teatrali ispirate alla figura e alla vita di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e quindi alla Sicilia, alla famiglia del poeta a Lucio Piccolo, cugino di Tomasi di Lampedusa. Penso a “Il sorriso di San Giovanni”, del 1998, ma penso anche a “Lighea, i silenzi della memoria” del 2003 una sua riscrittura dell’ultima opera di Tomasi di Lampedusa… ma penso anche al film da lei scritto e diretto e interpretato da Chiara Muti : “Il sorriso dell’ultima notte” del 2004.
Celebre la frase contenuta nel romanzo “Il Gattopardo”: “Noi fummo i Gattopardi, i Leoni: chi ci sostituirà saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti, gattopardi, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra.”