Una poesia di Roberta Durante

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A cura di
Luigia Sorrentino

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ROBERTA DURANTE, è nata nel 1989 a Treviso, dove vive, insegna e scrive per la Tribuna.

Ha pubblicato Girini (Edizioni d’if 2012, Premio Mazzacurati-Russo, finalista Premio Montano), Club dei visionari (Edizioni Di Felice 2014, menzione d’onore Premio Anna Osti, finalista Premio Castello di Villalta ’15) e Balena (Edizioni Prufrock Spa 2014) da cui è nata una messa in scena sonora presentata su Fahrenheit di Rai Radio 3.

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Una poesia di Marco Bini

marco_biniA cura di
Luigia Sorrentino

MARCO BINI, nato nel 1984, vive a Vignola (Mo). Si è laureato in Lettere moderne all’Università di Bologna. Oltre a scrivere poesie e traduzioni, collabora con l’organizzazione di Poesia Festival in provincia di Modena. Suoi testi sono apparsi nell’antologia La generazione entrante (Ladolfi editore, 2011). Nel 2011 è uscito il suo primo volume di poesie dal titolo Conoscenza del vento (Ladolfi editore), con il quale ha conseguito diversi riconoscimenti, mentre del 2013 è la plaquette autoprodotta Posto unico. È redattore della rivista “Atelier”, e collaboratore anche della versione online per la quale traduce dall’inglese poeti stranieri.

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Giacomo Leopardi, “Le ricordanze”


LE RICORDANZE, di Giacomo Leopardi. Lettura di Luigia Sorrentino.

InfinitoIl canto fu composto da Giacomo Leopardi a Recanati, tra il 26 agosto e il 12 settembre del 1829, nello stesso luogo dove scrisse  “L’INFINITO” (qui accanto riportato nella scrittura autografa del poeta). Stando a numerose testimonianze, in quello stesso anno Leopardi compose anche La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio e, tra il 1829 e l’anno successivo, il Canto notturno di un pastore errante dell’Asia.

Un’emozione particolare traspare dalla lettura de “Le ricordanze“, che compare poi, per la prima volta, nelle edizioni Piatti (Firenze) nella riedizione del 1931 dei Canti. “Il ritorno” alla casa del padre, dopo una lunga assenza, suscita nel poeta, l’onda delle “ricordanze”. Continua a leggere

Voce giunta con le folaghe

montaleEugenio Montale scrive “Voce giunta con le folaghe” nel 1947. La poesia fa parte della raccolta “La bufera e altro” pubblicata nel 1956 con l’editore Neri Pozza e con Mondadori, l’anno successivo. 
I luoghi di “Voce giunta con le folaghe” sono le Cinque Terre. Il poeta si reca sulla tomba del padre, nel cimitero di Monterosso.
Nella poesia “circolare”, la voce di Montale ritrova e si congiunge a quella del padre, che voce non ha più, ma che si trasforma, nella memoria del poeta, in immagini precise, dettagliate, forse visioni che segnano gli ultimi giorni di vita del genitore:  “Eccoti fuor dal buio che ti teneva, padre”, “erto ai barbagli, senza scialle e berretto“.

Il particolare assordante di questi versi, letti da Luigia Sorrentino, è determinato proprio dal perenne moto circolare che compiono le due ombre, l’una nell’altra. L’ombra del poeta sulla tomba, non ha più peso dell’altra ombra. L’ombra è fidata, è il muto che risorge, che scorpora l’interno fuoco. E’ poesia religiosa, sembra uscita da una scrittura solenne e sacra: “L’una forse / ritroverà la forma in cui bruciava amor di Chi la mosse e non di sé /”, amor di Chi la mosse è l’amore divino, del Dio che ha generato l’ombra. Quale delle due ombre torna a bruciare nell’amore di Dio? Non è dato saperlo. Sappiamo che l’ombra è viva, mentre l’altra è riluttante, ma le due ombre sono insieme, l’una nell’altra. Si può pensare che entrambe tornino nella luce di Chi le ha generate dopo aver abitato il vuoto, fino al tempo del colmarsi, del ritrovarsi.

Paola Ballerini, “dentro l’iride radici”

 

dentro-liride-radicila coltivazione delle parole
è questa terra che si spacca
quando la notte
crepita fino al bordo dell’alba
e ci assale
piegando i girasoli
durante la sepoltura dei semi
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Paola Ballerini vive e lavora a Firenze. Laureata in filosofia, ha compiuto studi anche in campo psicologico. Suoi testi sono apparsi nel 2008 sulla rivista Semicerchio. La raccolta Nell’arcipelago cresce l’isola ha vinto il premio ClanDestino 2009 per l’opera prima ed è stato pubblicata dall’editore Raffaelli. È coautrice insieme ad altri poeti del libro Varianti Urbane – mappa poetica di Firenze e dintorni che ha ottenuto il marchio microeditoria di qualità 2011, ed. Damocle. Alcuni suoi testi sono stati tradotti e pubblicati nel 2012 sulla rivista digitale serba Agon e nel 2013 sulla rivista digitale messicana Círculo de Poesía.