Fabio Scotto, “La Grecia è morta e altre poesie”

Appuntamento

A Varese, Venerdì 25 ottobre 2013 alle 18.30 Presentazione del libro di Fabio ScottoLa Grecia è morta e altre poesie“, Prefazione di Alberto Bertoni, (Passigli Poesia, Collana fondata da Mario Luzi, 2013). Presenta Dino Azzalin. Sarà presente l’autore. L’appuntamento è alla Libreria del Corso, (Corso Matteotti), Varese.

“… Si deve riconoscere a Fabio Scotto una notevolissima competenza tecnica, che lo porta a concertare nel respiro lungo ed elaborato di un volume davvero ricco di spunti, di temi, di intonazioni, a volta a volta la partitura del Continua a leggere

Paola Lucarini, “Per visione d’anima”

Letture
a cura di Luigia Sorrentino

“Per visione d’anima” di Paola Lucarini, Giuliano Ladolfi Editore 2013, (euro 12,00) è un libro che mostra l’impronta di una realtà terrena perennemente rivolta verso la luce. Nei versi contenuti nella raccolta la poetessa abbraccia e si lascia abbracciare “dall’azzurrità divina” dell’essere al mondo come presenza sacra. Il cuore è un giardino celeste, che contiene tutto il creato sostenuto dall’invisibile. La sua è una voce che conosce la lingua del vento, le mani d’ombra di una vita mite e selvaggia, inesauribile. Una poesia che si fa preghiera, canto, abbandono, ma anche profumo di vertigine. La Lucarini, come un cane da guardia, sorveglia il suo unico bene: una montagna di luce e si accantuccia in un posto caldo. Perché siamo corpi dissanguati. Abbiamo mani vuote che ricevono doni di pienezza.
(Luigia Sorrentino) Continua a leggere

“Olimpia”, un’elegia alla morte

Olimpia, di Luigia Sorrentino, Prefazione di Milo De Angelis, postfazione di Mario Benedetti, Ed. Interlinea, Novara 2013. Pp. 104, € 14,00.

di Pierrette Lavanchy

Alla presentazione a Milano di Olimpia, il poema di Luigia Sorrentino, alla Libreria Claudiana il 6 giugno 2013, c’erano gli esponenti più prestigiosi della poesia italiana contemporanea: Milo De Angelis, autore della prefazione, Mario Benedetti, autore della postfazione, Giancarlo Pontiggia, Guido Oldani e naturalmente l’autrice, che ha letto i suoi versi in alternanza con i commenti di Fabrizio Fantoni, Tommaso Di Dio, Chiara De Luca. Il filo conduttore del volume, ha ricordato Fabrizio Fantoni nella sua introduzione, è l’attraversamento di una città in rovine, Olimpia appunto, dove il vento porta con sé le voci delle vite passate, in un paesaggio immobile. L’itinerario parte dall’antro, luogo oscuro e primordiale, considerato dagli Antichi come simbolo del mondo intelligibile, come espressione di tutte le potenze la cui essenza era nascosta allo sguardo. Recuperando questo significato, l’autrice ha intitolato appunto L’antro il brano iniziale del poema, il luogo dove avviene l’incontro con la poesia, che assume la forma di un’essenza femminile. Continua a leggere

Lucetta Frisa, “Sonetti dolenti e balordi”

Letture
a cura di Luigia Sorrentino

Recensione di Nadia Agustoni

Il titolo “Sonetti dolenti e balordi” CFR Edizioni 2013, prefazione di Francesco Marotta, induce già a una riflessione e ci viene incontro quasi subito Marotta quando parla di: “modalità balorde, sottilmente e deliberatamente sovversive, refrattarie all’imperativo di poetiche organizzate unicamente in funzione della trasparenza…” (p.6). Libro coraggioso, va subito detto, questo di Lucetta Frisa, in cui il dolore è presenza costante ma mai nemica. C’è nei sonetti di Frisa tutto il mistero del dolore, ferita che nel suo farsi crepa, ci dà sguardo da dentro e mostra non il nostro dolere, ma “l’immenso dolore di ogni cosa che scuote l’aria”. (p.11) Nemmeno il Cristo è salvato da questa infermità, la croce portata fino all’abisso, ci dice il suo amore, la sua “follia d’amare” e ce la indica come umana, così umana che trascina con sé la morte, ma in questo doppio di amore/morte in questo “squilibrio” apparente c’è il segreto durare del mondo, la sua forza. Continua a leggere

Mario Benedetti, “Tersa morte”

Anteprima editoriale
a cura di Luigia Sorrentino

Mario Benedetti, “Tersa morte”,  I poeti dello Specchio, Mondadori, 2013

E’ in uscita nelle librerie italiane, l’ultima opera di poesia di Mario Benedetti, Tersa morte. Un’opera matura, forse la più intensa del poeta friulano che scrive: “Le parole non sono per chi non c’è più”.

Qui accanto Mario Benedetti nel ritratto che comparirà sul retro del libro.

Il teatro degli spettri
di Tommaso di Dio

Mai la poesia di Mario Benedetti è stata così chiara; mai, in questo poeta, il tentativo dello stile ha cercato di essere così asservito al progetto di spartire con il lettore il senso profondo di un’esperienza estrema, dolorosa, quotidiana, comune. In questi versi, l’esperienza umana del morire è “tersa”, chiarificata. Al contrario di quanto era avvenuto nel precedente libro, “Pitture nere su carta”, qui è il tempo il protagonista occulto; il tempo che scandisce, accelera, illude, frena e si inarca sulle tappe di una consapevolezza che cresce pagina dopo pagina. Per quanto è dato all’umano vivere e all’umano scrivere, Continua a leggere