Marco Corsi avvia un nuovo ciclo di incontri a Milano con i maggiori poeti italiani, quelli che hanno ricevuto maggior riconoscimento in Italia e all’estero. Si comincia da due nomi della poesia italiana: Maurizio Cucchi e Biancamaria Frabotta.
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Tag Archives: Biancamaria Frabotta
Incontri poetici a Bologna
Sesta Edizione
Incontri poetici a cura di Guido Monti
Organizzazione Fondazione Palazzo Magnani
dal 21 giugno al 12 luglio
ore 21.30, Palazzo da Mosto
PROGRAMMA

MAURIZIO CUCCHI
VENERDI 21 GIUGNO
Maurizio Cucchi (Milano, 1945), poeta tra i più rappresentativi (premio Montale, premio Bagutta), traduttore, in dialogo con Alberto Bertoni, docente di Letteratura nell’Università di Bologna, presenta il suo ultimo libro Sindrome del distacco e tregua (Lo Specchio, Mondadori)
Giancarlo Pontiggia (Seregno, 1952), voce poetica tra le più seguite (premio Montale), fine saggista, traduttore, in dialogo con Gino Ruozzi, docente di Letteratura nell’Università di Bologna e collaboratore al domenicale de Il sole 24 ore, presenta la sua ultima raccolta Il moto delle cose (Lo Specchio, Mondadori)

PAUL MULDOON
GIOVEDÌ 27 GIUGNO
Paul Muldoon (Portadown, Irlanda del nord, 1951), uno dei maggiori poeti in lingua inglese, già editor per la poesia al «The New Yorker», in dialogo con Luca Guerneri (Ferrara, 1967), traduttore di saggistica, narrativa e poesia, presenta il suo libro Poesie (Mondadori). Continua a leggere
Come si può leggere una poesia

Biancamaria Frabotta, Credits photo Dino Ignani
di Carmelo Princiotta
Notte della memoria
Messi a tacere i testimoni scomodi
spente le gesta e le genti scampate
agli argini smossi, disseminati
monti d’abiti smessi, denti d’oro, pennini
e sciarpe e scarpe e più di cento spille
come quando s’empie il cielo di stelle…
Notte della memoria è una breve poesia apparsa ne La pianta del pane (Mondadori, 2003) e poi compresa in Tutte le poesie 1971-2017 (Mondadori, 2018) di Biancamaria Frabotta. Non tutte le poesie del libro sono titolate, quindi il titolo, se presente, ha un valore semantico importante e non una semplice funzione identificativa. Notte della memoria è il contrario di Giorno della Memoria. Perché questo titolo? Forse perché, mentre celebriamo il Giorno della memoria, in realtà viviamo la Notte della memoria. Notte della memoria è una poesia di preoccupazione testimoniale: nasce dal silenzio forzato dei testimoni (un silenzio dovuto a cause biologiche – i testimoni dei campi di annientamento non vivranno per sempre – o a responsabilità politiche e civili, come il negazionismo o la crisi di coscienza storica in cui versa l’Occidente). Questo non è detto. Vediamo come si comporta la poesia. Notte della memoria riprende uno dei pochi punti d’intensità di Auschwitz di Salvatore Quasimodo («e ombre infinite di piccole scarpe / e di sciarpe d’ebrei: sono reliquie») e lo trasforma in una sigla autoriale (la paronomasia è un po’ la “firma” di Frabotta): la paronomasia scarpe/sciarpe è preceduta dalla paronomasia smossi/smessi e seguita dalla paronomasia spille/stelle, per di più esposta in chiusa come una para-rima (con un rilievo certo maggiore rispetto alla rima imperfetta scampate : disseminati). Non è un vezzo manieristico, come il gesto del pittore che si ritrae nei propri quadri, prestando il volto a un personaggio magari secondario, la creazione di un campo di tensione semantica. La metafora del titolo veicola un contenuto etico. Continua a leggere
Giulia Napoleone e la poesia

Giulia Napoleone, Rifrazioni 1, 1980
Comunicato stampa
Giulia Napoleone e la poesia
Letture dai libri d’artista
Interventi
Giuseppe Appella, Curatore della mostra
Paolo Mauri, Critico letterario
Franco Vitelli, Ordinario di letteratura italiana, Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Sarà presente l’artista
Venerdì 23 novembre 2018, ore 18.00
Sala delle Colonne
Ingresso libero
Venerdì 23 novembre 2018, alle ore 18.00, nella Sala delle Colonne, in occasione dell’antologica curata da Giuseppe Appella che la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea dedica a Giulia Napoleone, i poeti che l’hanno accompagnata nel corso degli anni e, tra il 1974 e il 2017, hanno firmato con lei i libri d’artista prodotti da noti editori italiani e stranieri, si alterneranno nella lettura delle loro poesie, completando, in questo modo, quanto la mostra accoglie e rende visibile.
Annelisa Alleva, Antonella Anedda, Primerio Bellomo, Marco Caporali, Maria Clelia Cardona, Francesco Dalessandro, Roberto Deidier, Paolo Febbraro, Biancamaria Frabotta, Rita Iacomino, Valerio Magrelli, Gabriella Pace, Elio Pecora, Rosa Pierno, Fabio Pusterla, Silvana Sinisi, Luigia Sorrentino, Brunello Tirozzi, Alberto Toni, Marco Vitale, Domenico Vuoto, Simone Zafferani hanno scelto “i versi che più mettono in evidenza la capacità di Giulia a raggiungere, senza mai farsi illustrazione, una nuova visione proprio attraverso la poesia che, a sua volta, non accompagna solo l’opera grafica ma ne potenzia le possibilità espressive e di comprensione, quindi il dialogo. L’una e l’altra sottolineano sempre l’importanza dell’immaginazione che, attraverso le forme, la luce, i colori fatti parola e viceversa, ferma l’incanto del silenzio, gli spazi nascosti tra un verso e un segno, un campo bianco e un brulichio di punti neri”. (Giuseppe Appella) Continua a leggere
Alberto Bertoni, ZANDRI (Ceneri)

Alberto Bertoni a Poesia Festival / photo© Serena Campanini
Per la prima volta Alberto Bertoni in quest’opera (Book Editore, 2018) sperimenta in poesia interamente la lingua dialettale modenese. Un’opera raffinata, uscita nella collana diretta da Nina Nasilli. Il poeta si concede per la prima volta e in modo naturale alla lingua madre della sua terra d’origine. La postilla è di Fabio Marri.