Michael Schmidt, The Stories of My Life

 

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Anteprime, Contemporary Mexican Poetry, Poesia messicana contemporanea


E’ in  uscita per le Edizioni Kolibris, Michael Schmidt, da: The Stories of My Life, Smith / Doorstop  2013,  Edizione Bilingue, Traduzione di Chiara De Luca.

Breve biobliografia di Michael Schmidt
E’ nato in Messico nel 1947. Ha studiato al Wadham College di Oxford. È Professore di Poesia alla Glasgow University, dove è Responsabile del Programma di Scrittura Creativa. Nel 1969 è unodei fondatori della casa editrice Carcanet Press Limited, di cui è direttore editoriale. Nel 1972 ha fondato la “PN Review”, una delle più importanti e autorevoli riviste letterarie nel panorama della letteratura di lingua inglese. Poeta, narrtore, curatore di antologie, traduttore, critico e storico letterario, è membro della Royal Society of Literature. Nel 2006 gli è stato assegnato un O.B.E. (Officer of the Order of the British Empire) per il servizio reso alla poesia.

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Guy Goffette, “Elogio per una cucina di provincia”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

COLLANA LIBELLULE
Poesia francese contemporanea
Guy Goffette, “Elogio per una cucina di provincia”
Traduzione di Chiara De Luca
Prefazione di Fabiano Alborghetti
Edizioni Kolibris, € 12,00


Partenza, nostalgia e parola.
di Fabiano Alborghetti

La poesia di Guy Goffette non si commenta: la si respira. Capace di creare spazi d’attenzione e tensione all’interno del silenzio, è il discreto architetto di stanze fatte di respiro dalle quali affacciarsi per riprendere il filo col tempo che ci spoglia (e dal quale viene spogliato egli stesso), stanze nelle quali è ripetuto l’invito a soggiornare non per interrompere un cammino o disertarlo, ma per celebrare lo sposalizio tra realtà e ricordo, tra illusione e una vita promessa, dove il futuro è il richiamo a disegnare le figure dei giorni andati, presenti Continua a leggere

Theo Dorgan, “Ellenica”

Letture

Collana Snáthaid Mhór – Poesia irlandese contemporanea
THEO DORGAN, Ellenica Ed. Kolibris, € 15,00

Nota e traduzione di Chiara De Luca
– 
“Mi vidi invecchiare là in un mondo piccolo, / mi rifiutai. E prese piede il sogno di un altrove”, scrive Theo Dorgan rievocando la propria infanzia. Ed è da questa paura dell’immobilità, di fronte alla prospettiva della prigionia in un mondo limitato e uguale, che nasce la sua ansia del viaggio, il senso del movimento come accrescimento d’esperienza interiore ed esteriore incessante, il desiderio inesausto, trascinante, di un mitico altrove che non è segnato sulle carte, né circoscritto e costretto da alcun confine. In Ellenica questo paesaggio dell’anima si identifica con la Grecia, dove l’autore ritrova e porta allo scoperto le proprie radici autentiche mediante un paziente lavoro di scavo e rievocazione, svolto alla confluenza tra passato e presente, nell’intersezione tra cielo e terra all’orizzonte evanescente segnato dal mare onnipresente. Per Theo Dorgan la Grecia rappresenta il luogo in cui le generazioni passate e quelle attuali si incontrano e scontrano, arricchendosi mutualmente. Continua a leggere

“Olimpia”, un’elegia alla morte

Olimpia, di Luigia Sorrentino, Prefazione di Milo De Angelis, postfazione di Mario Benedetti, Ed. Interlinea, Novara 2013. Pp. 104, € 14,00.

di Pierrette Lavanchy

Alla presentazione a Milano di Olimpia, il poema di Luigia Sorrentino, alla Libreria Claudiana il 6 giugno 2013, c’erano gli esponenti più prestigiosi della poesia italiana contemporanea: Milo De Angelis, autore della prefazione, Mario Benedetti, autore della postfazione, Giancarlo Pontiggia, Guido Oldani e naturalmente l’autrice, che ha letto i suoi versi in alternanza con i commenti di Fabrizio Fantoni, Tommaso Di Dio, Chiara De Luca. Il filo conduttore del volume, ha ricordato Fabrizio Fantoni nella sua introduzione, è l’attraversamento di una città in rovine, Olimpia appunto, dove il vento porta con sé le voci delle vite passate, in un paesaggio immobile. L’itinerario parte dall’antro, luogo oscuro e primordiale, considerato dagli Antichi come simbolo del mondo intelligibile, come espressione di tutte le potenze la cui essenza era nascosta allo sguardo. Recuperando questo significato, l’autrice ha intitolato appunto L’antro il brano iniziale del poema, il luogo dove avviene l’incontro con la poesia, che assume la forma di un’essenza femminile. Continua a leggere