Gandolfo Cascio, su “Olimpia”

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Il compito del poeta è quello di darci la mano
di Gandolfo Cascio

Ολυμπία è la città che organzizzava e dove si svolgevano i giochi olimpici. Olimpia era, però, anche sede di templi e teatri, fatto che testimonia che fu anche luogo di culto e di una certa importanza culturale. Il locus è, cioè, allo stesso tempo un luogo chiuso, conclusus, ma anche aperto ad accogliere chi arriva da fuori – purché con uno scopo bene preciso –. Certo che Luigia Sorrentino è consapevole di questa realtà e pare che vi si sia avvicinata con determinazione e senza insolenza. Già da una prima lettura si nota come l’approccio sia cauto e rappresentato in forma di ‘progresso’, dell’avanzamento verso, e attraverso, degli spazi reali: ‘L’antro’; ‘L’atrio’; ‘Il giardino’; ‘Il lago’. Questi luoghi si attraversano in modo, diciamo, orizzontale, per poi superarne i confini per poi scendere (‘La discendenza’). Continua a leggere

La poesia di Silvana Grasso

 

Silvana Grassoworld copyright Giovanni Giovannetti/effigieSilvana Grasso è nata a Macchia di Giarre nel 1952 e vive a Gela. È filologo classico: sue sono le traduzioni di Archestrato di Gela (I piaceri della mensa, 1987), Matrone di Pitane (Un banchetto attico, 1988), Eronda (Mimiambi, 1989) e Galeno (La dieta dimagrante, 1989). Nel 1993 per l’editore La Tartaruga pubblica i racconti Nebbie di Ddraunara e da qui segue una serie di romanzi di intenso significato letterario come Il bastardo di Mautàna (Anabasi, 1994), Ninna nanna del lupo (Einaudi, 1995), L’albero di Giuda (Einaudi, 1997), La pupa di zucchero (Rizzoli, 2001), Disìo (Rizzoli, 2005), L’incantesimo della buffa, (Marsilio, 2011). A questi romanzi vanno aggiunti i titoli di altre due raccolte di raconti: Pazza è la luna (Einaudi, 2007) e soprattutto Sette uomini sette. Peripezie di una vedova (Flaccovio, 2006). Quest’ultimo libro è un esempio importante di sperimentazione narrativa giacché i vari racconti possono essere considerati, in modo quasi filmico, gli episodi di un’unica storia. Continua a leggere

Premio Gensini 2013 a “Olimpia”, Opera di Poesia

Letture

“Olimpia”, iI volto del presente tra finito e infinito
Nota di lettura di Silvana Lazzarino

Con lo sguardo rivolto alla contemporaneità e scavando nella lingua della poesia, Luigia Sorrentino, (nella foto di Federico Ferrantini) giornalista e scrittrice, testimonia un nuovo modo di fare comunicazione trovando una relazione tra la realtà che quotidianamente è chiamata a raccontare o a descrivere, e le emozioni che questa realtà le suscita. In giovane età si è avvicinata al teatro frequentando a Firenze il laboratorio “La Bottega” di Vittorio Gassman, per poi lavorare con il regista e drammaturgo Ruggero Cappuccio, fino a raggiungere la professione giornalistica. Ha collaborato per anni, come inviato, alle rubriche di approfondimento del TG1, per poi approdare a Rai News 24 a gennaio del 1999, dove ha condotto i notiziari del primo canale di informazione “all news” della Rai e collaborato con le rubriche culturali. Continua a leggere