Jonathan Galassi, “Lateness”

 

Galassi1Proponiamo, per la prima volta in lingua italiana, “Lateness”, una delle più belle poesie di Jonathan Galassi tratta dalla sua prima raccolta di versi, Morning Run, (Corsa Mattutina), del 1988, nella traduzione di Marco Sonzogni.


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Giacomo Leopardi, “Le ricordanze”


LE RICORDANZE, di Giacomo Leopardi. Lettura di Luigia Sorrentino.

InfinitoIl canto fu composto da Giacomo Leopardi a Recanati, tra il 26 agosto e il 12 settembre del 1829, nello stesso luogo dove scrisse  “L’INFINITO” (qui accanto riportato nella scrittura autografa del poeta). Stando a numerose testimonianze, in quello stesso anno Leopardi compose anche La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio e, tra il 1829 e l’anno successivo, il Canto notturno di un pastore errante dell’Asia.

Un’emozione particolare traspare dalla lettura de “Le ricordanze“, che compare poi, per la prima volta, nelle edizioni Piatti (Firenze) nella riedizione del 1931 dei Canti. “Il ritorno” alla casa del padre, dopo una lunga assenza, suscita nel poeta, l’onda delle “ricordanze”. Continua a leggere

Gilberto Isella, “Liturgia minore”

 

liturgia_minoreCon “Liturgia minore”, Gilberto Isella prosegue un lungo cammino di ricerca poetica, cominciato ben prima della pubblicazione, nel 1989, di “Vigilie incustodite”. Questa silloge rappresenta il punto di arrivo di un infittirsi, in questi ultimi anni, di pubblicazioni di raccolte e di plaquettes poetiche, che si sono avvalse anche della collaborazione di vari artisti ticinesi. In questa raccolta, costruita come un trittico, l’autore compie una rigorosa indagine sul suo rapporto con il mondo e con la società, come atto propedeutico ad uno scavo intenso della coscienza. Assistiamo a una lotta continua con la parola, con la sintassi dell’ordito frastico, come pure con i ritmi e le sonorità, per consentire alla voce poetica di esprimere e di comunicare situazioni e stati d’animo complessi del mondo interiore dell’individuo.

(Dalla prefazione di Jean-Jacques Marchand) Continua a leggere

Canto notturno di un pastore errante dell’Asia

leopardiLa città di Recanati celebra anche quest’anno l’anniversario della nascita di Giacomo Leopardi (Recanati, 29 giugno 1798). E, per ricordare questa ricorrenza, Casa Leopardi resterà aperta anche per tutto il mese di agosto 2015, ad orario continuato, dalle 9.00 alle 19.00.

Per partecipare alle celebrazioni vi proponiamo la lettura di Luigia Sorrentino, del canto XXIII – CANTO NOTTURNO DI UN PASTORE ERRANTE DELL’ASIA, che Leopardi scrive nel 1829 . Continua a leggere

Gianni D’Elia, “Fiori del mare”

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Il “canzoniere adriatico” del poeta pesarese.

Una nuova raccolta molto diversa dai libri precedenti dell’autore, piú portata alla sonorità attraverso una ricerca di rime e assonanze. Non che l’indignazione politica sia dimenticata, ma dal tono generale sembra che il risentimento venga superato in una superiore meditazione.

Con i suoi versi Gianni D’Elia disegna i luoghi della costa marchigiana rielaborati fra il ricordo, il sogno e la storia. E l’idea di un “canzoniere adriatico”, anticipata ai tempi di “Notte privata” ma mai compiutamente realizzata prima d’ora. E la parafrasi baudelairiana del titolo non è un gioco gratuito, dato che l’aura della Riviera Adriatica, nella scrittura poetica di D’Elia, tende allo spleen.

La sonorità delle rime fa invece pensare a una riscoperta di Saba (anch’egli poeta adriatico) ma non alleggerisce la trama filosofica delle meditazioni, che sembrano in dialogo nel tempo con un altro marchigiano: Giacomo Leopardi.

Soprattutto nell’ultima parte del libro si addensano riflessioni in cui D’Elia sembra un mistico laico, che non ha certo rinnegato le radici politiche e pasoliniane della sua poesia, ma che le ha arricchite con l’approfondimento della tradizione poetica italiana e con l’esperienza di vita.

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