Nota di Loretto Rafanelli
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Francesco Iannone è un giovane poeta salernitano (del 1985) e Poesie della fame e della sete (Giuliano Ladolfi Editore, pag. 70, 10 euro) è la sua opera d’esordio. Diciamo subito che inizia bene il suo percorso poetico, sostenuto anche da una preziosa introduzione di un poeta e critico di peso come Giancarlo Pontiggia, il quale mette in rilievo la maturità espressiva dell’autore, che alterna “gioia e ansia, letizia e sofferenza” e richiama a un certo francescanesimo. Ed è tangibile questo ricorso, si vede in varie poesie, in particolare in ‘Preghiera dell’uomo semplice’: “Gesù mio fa’ in modo/ che dalla pioggia si salvino gli ulivi/ che il vento si plachi e più non faccia/ male agli aranci…/ Che quell’uccello via se ne voli/ e quel vecchio senza casa e ombrello dimori…”. Continua a leggere
Tag Archives: Giancarlo Pontiggia
Ritmo, voce, poesia
Appuntamento
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Il Dipartimento di Scienze Documentarie, Linguistico-Filologiche e Geografiche de La Sapienza di Roma, presenta quattro incontri seminariali nell’ambito del corso Lettura dei Canti di Giacomo Leopardi (prof.ssa Sonia Gentili).
Facoltà di Lettere, p.le A Moro 5, aula II, ore 18.00
Ritmo, voce, poesia. Fondamenti concettuali e questioni aperteLeopardi percepisce la letteratura, come ogni opera umana, in chiave radicalmente storicizzata, e tuttavia è interessatissimo a definire certi “numeri primi” del linguaggio poetico (suoni, Continua a leggere
Milo De Angelis, “Millimetri”
Appuntamento
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Venerdì 15 novembre 2013 presentazione di “Millimetri” di Milo De Angelis, ore 21.00 – Centro Culturale di Milano (via Zebedia, 2) con: Milo De Angelis, Angelo Lumelli e Luigi Tassoni. Intervengono, tra gli altri amici, Michelangelo Coviello, Fabrizio Fantoni. Fabio Jermini, Giancarlo Pontiggia, Luigia Sorrentino, Isabella Vincentini. Coordina l’incontro Alessandro Zaccuri.
Per informazioni: stampa@ilsaggiatore.com
“Millimetri” di Milo De Angelis, fu pubblicato nel 1983 da Einaudi. A 30 anni da quella pubblicazione il Saggiatore nella collana le Silerchie (euro 12,00)
lo ripropone.
Dalla postfazione di Aldo Nove e Giuseppe Genna.
Quando ho aperto per la prima volta Millimetri mi si è spalancato un mondo incomprensibile, ma di quel mondo avevo memoria. Ero un neonato che si guardava attorno. C’era solo il dovere arcaico di entrare in quel mondo, così come per ogni neonato. Avevo sedici anni anni ed è stata l’esperienza più forte che la poesia mi ha regalato. Leggevo quelle parole oscure ma necessarie ad alta voce sul pullman, al mattino presto, andando al liceo. Altri ragazzi ascoltavano. Alcuni ridevano, altri scuotevano la testa, qualcuno restava ammutolito. Poi c’era chi ripeteva i versi che leggevo, diceva che erano pazzeschi, che la poesia è una cosa pazzesca. Continua a leggere
Giancarlo Pontiggia, poesie inedite
“Esser vivo, essere, esserci”
Su alcuni inediti di Giancarlo Pontiggia
di Chiara De Luca
I preziosi inediti di Giancarlo Pontiggia che qui presentiamo costituiscono l’inizio della sua nuova, raccolta in fieri. Si tratta di poesie finemente lavorate, di profonda musicalità e grande tenuta, portate da un ritmo ventoso e vibranti di un’intensa energia oracolare che abita una dimensione ctonia, dove i quattro elementi confluiscono dando luogo all’alchimia del processo creativo: dai detriti lasciati dal rogo della coscienza individuale nella notte della mente sgorga nei versi l’acqua di una nuova nascita, che risospinge il poeta a una luce inattesa, sottraendolo a un abisso densamente popolato dal buio e dai fantasmi di un’esistenza anteriore. Continua a leggere
“Olimpia”, un’elegia alla morte
Olimpia, di Luigia Sorrentino, Prefazione di Milo De Angelis, postfazione di Mario Benedetti, Ed. Interlinea, Novara 2013. Pp. 104, € 14,00.
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di Pierrette Lavanchy
Alla presentazione a Milano di Olimpia, il poema di Luigia Sorrentino, alla Libreria Claudiana il 6 giugno 2013, c’erano gli esponenti più prestigiosi della poesia italiana contemporanea: Milo De Angelis, autore della prefazione, Mario Benedetti, autore della postfazione, Giancarlo Pontiggia, Guido Oldani e naturalmente l’autrice, che ha letto i suoi versi in alternanza con i commenti di Fabrizio Fantoni, Tommaso Di Dio, Chiara De Luca. Il filo conduttore del volume, ha ricordato Fabrizio Fantoni nella sua introduzione, è l’attraversamento di una città in rovine, Olimpia appunto, dove il vento porta con sé le voci delle vite passate, in un paesaggio immobile. L’itinerario parte dall’antro, luogo oscuro e primordiale, considerato dagli Antichi come simbolo del mondo intelligibile, come espressione di tutte le potenze la cui essenza era nascosta allo sguardo. Recuperando questo significato, l’autrice ha intitolato appunto L’antro il brano iniziale del poema, il luogo dove avviene l’incontro con la poesia, che assume la forma di un’essenza femminile. Continua a leggere