Franco Loi, video-intervista

Tra i poeti italiani che partecipano alla due giorni dell’American Academy in Rome – “Translating Poetry:  Readings and Conversation” (giovedi 3 maggio 2012, dalle 18:30 American Academy in Rome, Villa Aurelia, Largo di Porta San Pancrazio, 1 e venerdì 4 maggio 2012 dalle 16:30 alla Casa delle Letterature Piazza dell’Orologio, 3) oltre a Robert Hass, Julia Hartwig, (vedi qui video-intervista integrale) Adam Zagajewski (vedi qui una parte della video-intervista), Sarah Arvio, Susan Stewart,  (leggi qui intervista) Moira Egan, anche il poeta Franco Loi (intervistato da Luigia Sorrentino a Milano nel 2005).

Tra i poeti italiani oltre a Loi: Edoardo Albinati, Antonella Anedda, Franco Buffoni, Patrizia CavalliValerio Magrelli, (vedi qui video-intervista), Lucio Mariani, Maria Luisa Spaziani, (vedi qui video-intervistaMassimo Gezzi e Guido Mazzoni, che oltre a leggere i loro lavori leggeranno anche opere dei poeti italiani tra i quali Bartolo Cattafi, Franco Fortini, Eugenio Montale, Giovanni Pascoli, Cesare Pavese, Clemente Rèbora, Nelo Risi, Umberto Saba, e Andrea Zanzotto.

PROGRAMMA

http://www.rainews24.it/ran24/clips/2012/05/loi_03052012.mp4

Nota bene:
L’intervista a Franco Loi fu realizzata pochi giorni dopo la dipartita di Papa Giovanni Paolo II, Karol Józef Wojtyła (Città del Vaticano il 2 aprile 2005).  Non è un caso che nel discorso di Franco Loi sul ‘sacro’ e sulla distanza dell’uomo da Dio, ricorrano le immagini di Papa Giovanni Paolo II, ‘il Papa Beato’.

Cesare Pavese, “Amor mortis”

L’antiletterario, Cesare Pavese
cura di Luigia Sorrentino

Giorgio Galli mi invia questo scritto su Cesare Pavese.   Lo pubblico così com’è, nella sua interezza.  
Grazie Giorgio, per questo omaggio….

Parlare di Pavese è perfino imbarazzante. Si è detto moltissimo di lui, e spesso per ragioni extraletterarie. La sua figura esercita un fascino che va al di là del valore delle sue pagine e ha a che vedere con le ragioni più profonde -e imperscrutabili- del male di vivere, dell’impossibilità di vivere, del conflitto vita-letteratura. Lui stesso si definiva “una delle voci più isolate” della letteratura novecentesca. E quest’isolamento è visibile anche nella mancanza d’eredi. Chi ha raccolto il testimone di Pavese? Franco Fortini ricordava che moltissimi scrittori italiani affermavano di non aver ricevuto nulla da Pavese. Moravia ostentò sempre disprezzo. Pasolini non lo amava -forse perché tutto diverso era il suo amor mortis: drammatico, plastico, fatto di lotta, attivo, mentre quello del piemontese era tetragono, senza dialettica, una disperazione senza suoni e senza sbocchi.

Continua a leggere

Pavese a Bianca Garufi, “vorrei essere la mano che ti protegge”

“Vorrei essere almeno la mano che ti protegge – una cosa che non ho mai saputo fare con nessuno e con te invece mi è naturale come il respiro”. Così Cesare Pavese si rivolge, in una lettera del 21 ottobre 1945, a Bianca Garufi, la futura scrittrice che all’epoca lavorava nella sede romana della casa editrice Einaudi, di cui lo scrittore e poeta piemontese era consulente.

E sempre a Bianca, amore non del tutto corrisposto, Pavese in quell’autunno postbellico scriveva ancora: “Tu sei veramente una fiamma che scalda ma bisogna proteggere dal vento. A volte non so se un mio gesto tende a scaldarmi o a proteggerti. Anzi allora m’immagino di fare le due cose insieme e questa è tutta la mia e la tua tenerezza come una cosa sola”.

Si intitola “Una bellissima coppia discorde” il volume che per la prima volta raccoglie integralmente il carteggio tra Cesare Pavese e Bianca Garufi (1945-1950), curato da Mariarosa Masoero e pubblicato da Olschki Editore editore (pagine 166, euro 20). L’importanza di questo volume consiste, oltre che nel valore letterario e documentario delle lettere stesse, nel fatto che si tratta della prima corrispondenza di Pavese con una donna a vedere la luce.
Continua a leggere

L’Unesco celebra Giulio Einaudi e Giuseppe Verdi

2012-2013: Rinasce il Genio italiano. L’Unesco celebra Giulio Einaudi e Giuseppe Verdi. Due anniversari sotto il segno della nazione italiana.

La direzione generale UNESCO ha accolto la richiesta della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, presieduta dal prof. Giovanni Puglisi, di inserire nel programma delle celebrazioni unescane del prossimo biennio il 100° Anniversario della nascita di Giulio Einaudi (1912- 1999) e il 200° Anniversario della nascita di Giuseppe Verdi (1813-1901). Continua a leggere

In memoria di te, Cesare Pavese

In memoria di te: Cesare Pavese
a cura di Luigia Sorrentino

Il 27 agosto 1950 muore suicida a Torino, Cesare Pavese, scrittore, poeta e traduttore italiano.

Sul comodino viene trovato il suo libro ‘Dialoghi con Leucò’ e sul frontespizio un foglietto con la frase scritta di pugno da Pavese e divenuta celebre: ‘Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Seguiva poi una domanda e un’esortazione: ‘Va bene? Non fate troppi pettegolezzi’. Continua a leggere