In Messico poeti come Eduardo Lizalde possono vincere 250 mila dollari grazie al Premio Internazionale Carlos Fuentes per la creazione letteraria in lingua spagnola.
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Enzo Lamartora, “La dimensione della perdita”
Come tutte le cose umane – le emozioni, i valori, le relazioni – anche la poesia è soggetta al tempo, alle stagioni, nel senso che cambia di forma e di sostanza.
Da giovani si è naturalmente portati a pensare che l’arte, ma anche l’amore e l’amicizia, debbano essere dei moti spontanei, debba tradurre emozioni spontanee. Poi il tempo, l’esperienza e la perdita fanno il loro lavoro di scalpello. L’emozione e l’arte diventano il frutto di una disciplina di vita.
Oggi io credo che la poesia debba essere fondamentalmente una riproduzione fotografica della realtà, cioè che debba presentare ogni volta un pezzo umanità così com’è. Penso alle foto di guerra di J. Natchwey, alle foto parigine di A. Kertesz, a quelle di Scianna o Depardon.
Un poeta non deve inventare nulla.
La creazione artistica, svincolata dalla realtà, è puro esercizio di fantasia. Può essere anche “bella”, ma rischia di finire nell’album dell’estetica, e non avere alcuna capacità di presa e trasformazione umana e sociale.
Allo stesso modo, la poesia dev’essere comprensibile. Continua a leggere
La poesia scritta in 140 caratteri
Ritratti di poesia, manifestazione promossa dalla Fondazione Roma e organizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo in collaborazione con InventaEventi S.r.l., indice la 4a edizione del concorso di poesia “RITRATTI DI POESIA.140” 2016-2017.
Il concorso, a partecipazione gratuita, vuole essere un incontro tra la poesia e la modalità di comunicazione richiesta da Twitter.
Sono previste due sezioni:
– la prima dedicata ai testi non superiori a 140 caratteri in lingua italiana;
– la seconda dedicata ai testi non superiori a 140 caratteri in lingua straniera di cittadini europei di nazioni diverse dall’Italia, che potranno inviare nella loro lingua (e con traduzione in lingua inglese) i loro testi. Continua a leggere
Tomas Tranströmer, una lettura notturna
“perché attraverso le sue immagini condensate e traslucide, ci ha dato nuovo accesso alla realtà“.
L’ultimo poeta a ricevere il premio Nobel per la letteratura, nel 2011, dopo la Szymborska, fu lo svedese Tomas Tranströmer, tradotto in 70 lingue, universalmente acclamato come uno dei più importante poeti svedesi, scandinavi ed europei del dopo guerra. Una produzione non immensa la sua, anzi, e non sempre immediata, ma sempre pronta a sorprendere nel suo naturalismo puro e nella sua mediazione con il divino. La sua lingua è originale, intessuta dai lunghi inverni svedesi, dal ritmo incalzante delle stagioni che cambiano e dalla bellezza pura e incontaminata della natura nordica. Utilizzando queste risorse è riuscito a descrivere il piano visibile e quello invisibile. Continua a leggere
Itinerary inVerses
Da maggio a novembre 2015, in occasione di EXPO, nel Parco Reale di Monza è stato realizzato un itinerario di poesia e arte che ha favorito la conoscenza e il suo valore antropologico e umano primario. L’armonia del linguaggio poetico e del tratto grafico di Maria Micozzi hanno promosso un dialogo di corrispondenze con il paesaggio monzese. La poesia e l’arte hanno suscitato immagini e emozioni, diventando strumento e testimonianza della natura, nel suo valore assoluto, un canto, nello spirito della fioritura dell’unità Uomo-Natura.
Trenta i poeti :
Giancarlo Majorino, Luigi Cannillo, Davide Rondoni, Laura Ricci, Franco Buffoni, Roberto Deidier, Anna Maria Carpi, Guido Oldani, Elio Pecora, Tomaso Kemeny e altri.
La Casa della Poesia di Monza, in collaborazione con la casa editrice La Vita Felice ha raccolto nel volume Percorsi diversi, le poesie e le opere disegnate dall’artista Maria Micozzi. Continua a leggere