IMRE KERTESZ, ebreo ungherese, è morto a Budapest all’età di 86 anni, dopo una lunga malattia. Sopravvissuto all’Olocausto, fu prigioniero dei nazisti, è noto per il resoconto semiautobiografico della trilogia Sorstalanság (trad. it. Essere senza destino, 1999), che è senza dubbio la sua opera più famosa. un’esperienza legata al lager, dove fu deportato nel 1944, a quattordici anni. Dal libro è stato tratto il film i Lajos Koltai “Senza destino” (2005), di cui Kertesz ne curò la sceneggiatura. Continua a leggere
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Patrick Modiano, Premio Nobel per la letteratura 2014
E’ Patrick Modiano il Premio Nobel per la Letteratura 2014. L’annuncio è arrivato da Stoccolma alle 13.00 di giovedì 9 ottobre.
Solo sei anni fa il Nobel per la Letteratura è stato consegnato a un altro scrittore francese, Jean-Marie Gustave Le Clézio.
Scrittore e sceneggiatore, Patrick Modiano è nato a Boulogne-Billancourt, una città poco distante da Parigi, il 30 luglio del 1945, figlio di Albert Modiano, un ebreo francese di origini italiane, e di Louisa Colpijn, un’attrice belga di etnia fiamminga.
Iperione, la caduta | Hipérion, la chute
Letture
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di Angèle Paoli
Originaire de Naples, Luigia Sorrentino est poète et journaliste. Son métier de journaliste la conduit à réaliser des interviews de personnalités aussi éminentes que les Prix Nobel Orhan Pamuk, Derek Walcott et Seamus Heaney. Productrice de programmes culturels radiophoniques, elle anime sur Rai Radio Uno l’émission Notti d’autore, « viaggio nella vita e nelle opere dei protagonisti del nostro tempo ».
Poète, elle a publié plusieurs recueils de poésie: C’è un padre (Manni, Lecce, 2003); La cattedrale (Il ragazzo innocuo, Milano, 2008); L’asse del cuore (in Almanacco dello specchio, Mondadori, Milano, 2008) ; La nascita, solo la nascita (Manni, Lecce, 2009).
Elle a récemment publié, aux éditions Interlinea de Novare, le recueil poétique Olimpia, préfacé par Milo De Angelis et postfacé par Mario Benedetti. Dans la préface de l’ouvrage, Milo De Angelis souligne l’importance de ce recueil qui touche à l’essentiel, « aborde en profondeur les grandes questions de l’origine et de la mort, de l’humain et du sacré, de notre rencontre avec les millénaires. » De la poète Luigia Sorrentino, il souligne le regard visionnaire : un « regard ample, prospectif, à vol d’aigle. » Mais aussi ses « immersions imprévues dans la flamme du vers. » […]
Angèle Paoli
Originaria di Napoli , Luigia Sorrentino è una poeta e giornalista. Il suo lavoro da giornalista l’ha portata intervistare persone illustri come i premi Nobel Orhan Pamuk , Derek Walcott e Seamus Heaney e alla produzione di programmi radiofonici culturali su Rai Radio Uno come “Notti d’autore, Viaggio Nella Vita e Opere dei Protagonisti del nostro Tempo “.
Poeta, ha pubblicato diverse raccolte di poesie : C’e un padre ( Manni , Lecce , 2003) La cattedrale ( Il ragazzo innocuo , Milano , 2008) L’ asse del cuore ( in Almanacco dello Specchio , Mondadori , Milano , 2008) La Nascita, solo la Nascita ( Manni , Lecce , 2009 ) .
Recentemente ha pubblicato con le edizioni Interlinea di Novara, la raccolta poetica Olimpia, prefazione di Milo De Angelis e postfazione di Mario Benedetti. Nella prefazione al libro, Milo De Angelis evidenzia l’importanza della raccolta che “approfondisce le grandi questioni della vita e della morte, dell’umano e del sacro, del nostro incontro con i millenni.” Della poeta Luigia Sorrentino, sottolinea lo sguardo visionario: “grande, prospettico, a volo d’aquila . «Come i suoi tuffi iimprovvisi nella fiamma del verso. [ … ]
Angèle Paoli
PER LA LETTURA DELLE POESIE VA QUI, SU “TERRES DE FEMMES”, LA RIVISTA DI POESIA & CRITICA
Nelly Sachs, Grabschriften in die Luft geschrieben
Letture
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“Epitaffi scritti sull’aria” (Grabschriften in die Luft geschrieben) di Nelly Sachs, a cura Chiara Conterno, con un saggio di Walter Busch e una nota introduttiva di Ferruccio D’Angeli (Ed. Progedit Collana Ecart/trace 2013).
Il ciclo di Epitaffi scritti sull’aria raccolti in questo libro sono stati scritti da Nelly Sachs tra il 1943 e il 1946 e appartengono al nucleo più antico della lirica d’esilio dell’autrice. Nascono dallo sconvolgente turbamento della Shoah. In una lettera, riferendo della madre, la Sachs scrive che si era “ammalata di spavento e orrore” per tutto quello che il popolo ebraico aveva dovuto sopportare durante le persecuzioni nazional-socialistiche, perché di notte percepiva il morire e il soffrire dei perseguitati. Sono fragilissime le composizioni di Nelly Sachs. Accanto ai titoli delle singole composizioni, quasi sempre, compaiono soltanto le iniziali di un nome, che caricano la poesia di un significato assoluto. Nessun-nome-tutti-i-nomi, saranno ricordati nella sofferenza comune, collettiva, del popolo ebraico. Continua a leggere