Corrado Calabrò, “L’immemore”

 

calabro
Lunedì 16 marzo 2015, Ore 11,00 l’Associazione degli ex Parlamentari della Repubblica e l’ Associazione Internazionale dei Critici Letterari,

Presentano:
L’illimite” Incontro con Corrado Calabrò a cura di Anna Manna Clementi (Aracne Editore)

 

Sala del Refettorio – Camera dei deputati
Palazzo S. Macuto

Introduce: Gerardo Bianco

Saluto di Roberto Nicolai, Preside della Facoltà di Lettere, Sapienza – Università di Roma
Commento critico di Neria de Giovanni, Presidente AICL
Maria Letizia Gorga leggerà alcune poesie insieme all’autore

Saranno presenti all’incontro Corrado Calabrò e la curatrice del libro, Anna Manna Clementi Progetto “I contemporanei in biblioteca” Sapienza – Università di Roma, Via del Seminario 76 – Roma

Rachel Slade & Antonella Anedda

 

 

notti-di-pace-occidentaleUn poeta legge un poeta
a cura di
Luigia Sorrentino

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“Ho scelto questa poesia di Antonella Anedda per l’atmosfera e le immagini che suscita. Nel contesto di audio / visivo, abbiamo voluto presentare la creazione di una nuova esperienza visionaria delle parole evocate dalla poesia.”

Rachel Slade

 

 

 

 

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Festa della Letteratura e della Poesia

 duino_castello

 

Undicesima edizione della Festa della Letteratura e della Poesia, che si svolgerà tra Duino e Trieste e culminerà con le premiazioni del Concorso Internazionale di Poesia e Teatro “Castello di Duino”, ospitate nello splendido maniero a picco sul mare, celebrato da Rilke nelle sue Elegie Duinesi.  Continua a leggere

Giancarlo Ellena Quartet


Giancarlo Ellena, Clarinetto basso Sassofono tenore e Sassofono soprano
Titolo di studio: Diploma di Clarinetto conseguito in data 23/09/1991 presso il Conservatorio statale di musica Brescia sotto la guida del maestro Paolo Gavelli e perfezionamento con Zanchetta Denise (clarinetto piccolo in Mib e secondo clarinetto in Sib alla scala di Milano).
Successivamente al diploma di clarinetto si dedica allo studio del sassofono soprattutto in ambito jazz.
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Pasquale del Cimmuto, “Come un vento serenatore”

cimmutoDalla quarta di copertina di Giancarlo Pontiggia

L’ultimo libro di Pasquale del Cimmuto si presenta come uno struggente, lucido rendiconto esistenziale. La lingua poetica è aspra, tagliente, spesso raggelata, fondata sull’esigenza di cogliere la vita nella sua verità nuda, senza infingimenti. Davanti agli occhi del poeta scorrono i segni del mondo: poiane, pleniluni, sentieri montani, lepri in fuga, cui si accompagnano meditazioni sul senso delle cose, implorazioni al dio delle solitudini, memorie familiari, riflessioni sul «niente di vivere», ma anche improvvisi frammenti nutriti di una gioia intensa, insperata. L’uomo che ha impastato le mani nella «creta del mondo», sente che tutto, nel gran vorticare delle cose, è solo apparenza e trasmutazione. Kikuo Takano, il poeta giapponese che sostò diversi giorni tra i boschi e le pietre della sua terra, lasciando l’impronta di versi fragili e sublimi in cui Oriente e Occidente si toccano, ritorna nella forma aerea di una farfalla, a dire che «ogni uomo è una goccia del senso/ che ha la luce nel nulla». A volte, la lingua sembra venir meno, arrendersi al potere muto delle cose; la verità si fa «veritudine», segnata dal sentimento del limite, dalla legge universale della sofferenza; Continua a leggere