Tommaso Di Dio vince il Premio Mauro Maconi

Tommaso Di Dio

Con la raccolta “Verso le stelle glaciali” (Interlinea, 2020) Tommaso Di Dio si aggiudica il premio “Mauro Maconi” 2021.

San Sebastian
Isola di La Gomera, Agosto

Questa notte ho sognato la terra nuova.
Ho sognato la terra buona.

Non aveva i piedi, era sepolta
era un prato, si muoveva

era un fiume dolcissimo
era un cavallo
era più bella di Dio

era un gigante era un’enorme regina
e dormiva dentro la terra a gambe aperte

aveva
le braccia di neve.

 

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Le risorse del silenzio, nascono a Book City due riviste letterarie

Matteo Bianchi, Foto di Alessandro Canzian

Nasce “Laboratori critici”, una nuova rivista cartacea dedicata ai percorsi letterari più attuali

Sono due le riviste rigorosamente cartacee che inaugurano la loro prima uscita e la loro attività editoriale nell’ambito di BookCity Milano2021.

Se Feltrinelli, sotto la direzione sapiente di Marino Sinibaldi, è appena uscita coraggiosamente con un nuovo trimestrale, “Sotto il Vulcano”, di cui prevede la pubblicazione di dieci numeri monografici, anche Samuele Editore di Pordenone ha deciso di affidarsi alla fisicità dell’oggetto libro, alla sua presenza e al gesto che comporta sceglierne uno in particolare, impugnarlo in mezzo a tanti altri.

Marino Sinibaldi

Venerdì 19 novembre, alle 12.30, nella Sala Cubetto dell’ADI Design Museum, “Laboratori critici. Rivista semestrale di poesia e percorsi letterari” sarà presentata al festival milanese tra l’editore Alessandro Canzian e Matteo Bianchi, che l’ha ideata e la dirige. Continua a leggere

Laura Corraducci, “Il passo dell’obbedienza”

Laura Corraducci

Maria Stella Maris

Allora Maria disse: “Eccomi, sono la
serva del Signore, avvenga di me quello
che hai detto”. E l’angelo partì da lei.
(Lc 1, 38)

poi d’improvviso fu di nuovo mattino
il sole ti aprì gli occhi e ti strinse le mani
il corpo per la prima volta lo sentisti intero
nel timore che si sciolse nel fuoco del grembo
poco importa che la voce fosse di angelo o di uomo

*

Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio,
seduto in mezzo ai maestri, mentre li
ascoltava e li interrogava.
(Lc 2, 46)

non sapevi del mondo che comincia di là
dal tempio del figlio smarrito nelle stanze
di una voce di ragazzo che zittisce i maestri
e forse fu allora che imparasti che il silenzio
è sempre la parola più potente dell’amore

*

Venuto a mancare il vino, la madre di
Gesù gli disse: “Non hanno più vino”.
(Gv 2, 3)

da sotto il velo li osservavi da lontano
la donna e il suo sposo intrecciati alla vite
le labbra di lei frutti dolci di melograno
ma a sentirne l’angoscia tu fosti la prima
e nell’acqua rossa di Cana iniziasti a vedere
un figlio che volle spostare il percorso al dolore

*

Donna, ecco tuo figlio!
(Gv 19, 26)

mai ti voltasti per paura potesse sparire
quella strana quiete dentro i suoi occhi
la serbasti per anni nel tumulto del cuore
e quando alzasti in alto la testa per gridare
– pensasti –
a come sa risplendere il sangue sotto la luce

 

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Addio a Roberto Calasso, geniale scrittore e editore

NOTA DI FABRIZIO FANTONI

 

Era il 1965 quando usciva per la prima volta in Italia il romanzo scritto nel 1908 da Alfred Kubin “L’altra parte”. Bobi Bazlen lo definì “Il libro più kafkiano prima di Kafka”. Così cominciò la grande avventura editoriale di Adelphi grazie ai suoi due fondadori, Bobi Bazlen e Roberto Calasso. Difficile dare una definizione univoca del lavoro editoriale compiuto da Roberto Calasso con Adelphi. L’unico paragone possibile nella storia dell’editoria è quello con il grande stampatore veneziano Aldo Manuzio del Cinquecento indiscusso riferimento culturale per Roberto Calasso: per entrambi l’editoria – lo stampare, il creare il libro – era lo strumento per delineare un paesaggio culturale integrativo nel quale far convivere culture diverse e punti di vista differenti. Ecco, quindi che nel catalogo Adelphi la letteratura mitteleuropea convive con quella americana, la cultura occidentale con quella orientale, la civiltà arcaica con la fantascienza; e poi letteratura turca, romena, portoghese, scandinava, fantastica, l’Islam e i mistici occidentali . E ancora, psicologia, scienze cognitive con la storia delle idee.

Un universo immenso, sconfinato, dove al centro troviamo sempre l’idea nella sua forma più elevata.

Ma non possiamo dimenticare la figura di Roberto Calasso come scrittore. Allievo del divino anglista Mario Praz, Calasso è stato senza dubbio il più grande saggista italiano del secondo Novecento. Enciclopedico e poliedrico come Praz, gli interessi di Calasso hanno spaziato dal mito arcaico – indimenticabile il suo saggio “Le nozze di Cadmo e Armonia”, (1988)  –  alla storia dell’arte in “Il rosa Tiepolo”, dalla critica letteraria “La folie Baudelaire”(2008)  alla cultura indiana, “L’ardore” (2010), fino a saggi per bibliofili come il gustosissimo: “Come ordinare una biblioteca”. Continua a leggere

Nadia Agustoni, da “Gli alberi bianchi”

Nadia Agustoni / credits ph. Dino Ignani

nel cielo tutto è cielo:
“il nostro guardare è farsi azzurro
vestirsi per un giorno grande”

così la sera nei quaderni

nell‘ombra delle foglie

passare

***

stare vicino agli alberi
e insieme,
per qualcosa di reciso
sulla terra

com‘era nel verde
coi suoi fiori

o come la neve

___________________

lontano l‘astro delle chiome

***

il fuoco se brucia le foglie
e tra il nascere e il morire
diventare con l‘insetto
e un po‘ di luna

quello stare quieti

***

nel sole dei rami
com‘era il vento
com‘era perdonarsi

il tavolo il piatto il bicchiere

e l‘insetto capovolto
guardarlo morire

(altri piangono le loro
storie di bambini)

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così tutto è vicino
il mare dei racconti
i musi
i fucilati

il cranio della vacca

spaccato

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