Riccardo Raimondo “Teoria del Pirata”

raimondo_mlRiccardo Raimondo Teoria del Pirata, Samuele Editore, 2013, 11 euro

Nota di lettura di Erminio Alberti

Dopo Il potere dei giocattoli e Lo sfasciacarrozze, Riccardo Raimondo pubblica la sua terza raccolta, Teoria del pirata: una raffinata musica continua, un vorticare di giostra pregno dei colori di quella vita vera, la vita vissuta nelle strade, osservata con l’occhio attento dello scrittore e il vibrare d’animo del poeta. Una musica compiaciuta, furba, che sottintende sempre un sorriso sotto i baffi, una ironia alla catanese, o di certa letteratura del secondo Novecento propria della nera città. Non è più la poesia che si arroga, come nel Potere dei giocattoli, il potere di «valicare», di «varcare» la soglia del reale – detto questo, non si esclude che lo faccia: semplicemente non lo enuncia. Sono i versi di chi sembra aver sostenuto una battaglia, e si ritrova come «un’aquila con l’ala spezzata». Quest’aquila, con la sua poesia, si perde nei meandri e nei volti della città, negli odori dei quartieri popolari che poi diventano ricordo quasi ancestrale, fantasma del femminino (vedi Zamemi), per poi paventare la totale scomparsa di ricordi e identità in Dallas. Continua a leggere

“Sei come sei”, esplode il caso in un liceo

Mazzucco-Sei-come-seiDue professori di lettere sono stati denunciati per corruzione di minori per aver fatto leggere e discutere in classe un romanzo in cui si descrive un rapporto sessuale tra gay. Il romanzo è di Melania Mazzucco “Sei come sei” (Einaudi, 2013). 

Il caso è esploso al liceo Giulio Cesare di Roma, nel quartiere Trieste.  Due associazioni, Giuristi per la Vita e Pro Vita Onlus, hanno presentato un esposto in procura contro i docenti che hanno proposto la lettura del libro che racconta la storia di una ragazzina undicenne, Eva, figlia di una coppia gay, Christian e Giose.

Quando uno dei due muore, l’altro – Giose – non ha titoli legali per occuparsi della ragazzina. Non viene considerato un tutore adeguato e si rintana in un casolare dell’Appennino. Eva, allora, si metterà a cercare quello che considera il suo padre superstite.

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Emmanuele Francesco Maria Emanuele

 

la_goccia_e_lo_stelo_-_romaLa goccia e lo stelo (LietoColle, 2013) è l’ultima opera di poesia di Emmanuele Francesco Maria Emanuele, poeta. Un’opera che scolpisce fin dal titolo, uno stelo, una pietra a forma piatta, un monolito di epoca etrusca, sul quale appare il volto della persona. Sul viso fatto pietra, una goccia di rugiada – la lacrima del tempo – scivola luminosa, spinta dall’ultimo vento. Lo stelo è la resa del corpo, mostra l’ombra che si avvicina e soffia verso il cielo, quella della persona morta. L’ombra che raggiunge un’altra ombra, per commemorarla, ricorda una delle più belle poesie di Eugenio Montale dedicata al padre, “Voce giunta con le folaghe”. Quando il poeta si reca al sepolcro del genitore, tra giunchi fioriti e vermene, incontra l’altra ombra, disincarnata, e ad essa si congiunge, e insieme, padre e figlio risorgono, scoprorate dal fuoco della vita, si scambiano parole silenziose come quelle che adopera Emanuele nella poesia “Mio padre“: Allo specchio, guardandomi ho visto/ il suo volto/ e col passare degli anni sempre più gli somiglio./ Soprattutto nell’anima/ come la sua sempre pronta/ a dar risposte/ ai bisogni degli altri. Nel riflesso del volto, padre e figlio si ritrovano, nell’Amore che fece le loro forme e le rese somiglianti.  Continua a leggere

Chandra Livia Candiani

Chandra_Livia_CandianiLetture

Nota di Nadia Agustoni

Un titolo che sorprende, La bambina pugile ovvero la precisione dell’amore (Einaudi, 2014) per la freschezza e quell’indicare esatto e subito un sentire, e un libro di spazi interiori, ferite e mappe che lasciano fluire abbracci e morte. “La bambina pugile” di Chandra Livia Candiani ci conduce su sentieri di infanzia, dove l’infanzia è al plurale, tutte le nostre infanzie, e a tratti ci meraviglia con un silenzio profondo che attraversa i versi. I luoghi segreti di un poeta sono spesso i margini di una vita segreta anch’essa, dove fragilità e parola si incontrano e danno forma al viaggio, all’esplorazione, alle carte sensibili di itinerari che stanno tra la realtà tangibile e quella immaginata. Continua a leggere

Vijay Seshadri, Premio Pulitzer Poesia 2014

 

premio_pulitzer_poesia_2014Nota di Nicola D’Ugo

Il Premio Pulitzer 2014 per la poesia è stato assegnato il 14 aprile 2014 a Vijay Seshadri per la raccolta poetica 3 Sections (3 sezioni), edita da Graywolf Press. Seshadri è il primo autore asioamericano a vincere il più prestigioso premio di poesia statunitense. Nato in India nel 1954, si è trasferito con la famiglia negli Stati Uniti all’età di cinque anni, è cresciuto nell’Ohio, dove il padre ha insegnato chimica all’università, per poi trasferirsi a New York, dove vive tutt’oggi. Ha iniziato a scrivere poesia a sedici anni, enormemente influenzato dai poeti dell’epoca. Laureatosi all’Oberlin College in Ohio, ha conseguito una laurea magistrale alla Columbia University di New York, per poi passare al dottorato in Lingue e letterature del Medio Oriente, senza portarlo a termine. Continua a leggere