Nuccio Ordine, “L’utilità dell’inutile”

utilita_inutileNon è vero – neanche in tempo di crisi – che è utile solo ciò che produce profitto. Esistono, nelle democrazie mercantili, saperi ritenuti “inutili” che invece si rivelano di una straordinaria utilità. In questo brillante e originale saggio, Nuccio Ordine attira la nostra attenzione sull’utilità dell’inutile e sull’inutilità dell’utile. Attraverso le riflessioni di grandi filosofi (Platone, Aristotele, Zhuang-zi, Pico della Mirandola, Montaigne, Bruno, Campanella, Bacone, Kant, Tocqueville, Newman, Poincaré, Heidegger, Bataille) e di grandi scrittori (Ovidio, Dante, Petrarca, Boccaccio, Alberti, Ariosto, Moro, Shakespeare, Cervantes, Milton, Lessing, Leopardi, Hugo, Gautier, Dickens, Herzen, Baudelaire, Stevenson, Kakuzo Okakura, García Lorca, García Márquez, Ionesco, Calvino, Foster Wallace), Nuccio Ordine mostra come l’ossessione del possesso e il culto dell’utilità finiscano per inaridire lo spirito, mettendo in pericolo non solo le scuole e le università, l’arte e la creatività, ma anche alcuni valori fondamentali come la dignitas hominis, l’amore e la verità. Continua a leggere

“Poeti da riscoprire”, Arturo Onofri

 

arturo_onofriProgetto editoriale ideato e curato da Fabrizio Fantoni con la collaborazione di Luigia Sorrentino

L’anomalia poetica di Arturo Onofri

di Tiziano Salari

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Arturo Onofri (1885-1928) esordisce con un primo volume di versi “Liriche” (1903-1906) dalla tonalità dannunziana, ma esprimendo da subito il senso di un’ascesi, che deve ancora chiarire a se stessa il proprio metodo e le proprie ragioni.

O Vita, o Vita! O sforzo recente/delle imperfette materie/che anelano a perfezioni supreme;/essenziale magnifico Segno/d’altre più antiche ed in numeri composizioni/delle potenze del Cosmo/ per ordine immenso di secoli-/ oggi che il Delfico Nume,/ Apolline auricrinito,/ saettatore di tutte le brame/ degli uomini, aedo del Mondo,/ disse al mio Sogno:”Fa cuore,/ oggi io ti vo’ celebrare,/miracolo grande dell’Essere.

L’ispirazione è paganeggiante, sulle tracce della Laus vitae di D’Annunzio con cui si apre Maia,ma lo spirito è già antitetico. In D’Annunzio manca qualsiasi anelito a trascendere le imperfette materie della vita, ma è:proiettato orizzontalmente ad afferrare la vita nelle sue manifestazioni più istintuali e nella diversità delle creature: lo slancio di Onofri è fin dalle origini verticale. Continua a leggere

Addio al pittore Ignazio Moncada

È morto il pittore dei ponti milanesi Ignazio Moncada. Aveva ottant’anni e doveva la sua fama alle sue pitture enormi che andavano a decorare e ricoprire ponti e architetture soprattutto negli anni Ottanta tanto da fondare un nuovo genere artistico: la pont art. Dopo uaver trascorso la giovinezza a Parigi si trasferisce a Roma dove stringe amicizia in particolare con i poeti per poi alla fine degli anni Settanta spostarsi definitivamente a Milano dove vivrà fino al giorno della sua scomparsa.

Fin dal 1955 la pittura di Moncada oscillò dialetticamente fra libertà segnica e geometria. Più che le leggi geometriche Moncada esprimeva nella sua pittura le infrazioni alle leggi geometriche. Continua a leggere

Massimo Salvadori, “Io sono qui”

Nello scaffale: Massimo Salvadori
a cura di Luigia Sorrentino

Ho incontrato Massimo Salvadori a Napoli, a una serata di poesia organizzata alla Libreria Treves da Bruno Galluccio. E’ stato un vero piacere scoprire il suo essere al mondo. Era accompagnato da una ragazza molto carina e sorridente di nome Mariangela. Il libro di poesie di cui mi hanno fatto dono sulla copertina bianca e azzurra ha un airone che spicca il volo. E’ proprio l’immagine giusta per la sua poesia che in questo libro prende letteralmente il volo come un fiume in piena, attraversa la vita, l’amore, la sofferenza, la fede, la morte. Ma vi è anche, in queste poesie, sullo sfondo, una profonda riconoscenza che prevale su tutto che salva, assorbe, assolve. Come le poesie che hanno per titolo La preghiera del soldato poeta, Sono la parte del cielo che manca, e quella che leggerete qui sotto: …il dentro, il fuori. Il vicino, il lontano.
(Luigia Sorrentino) Continua a leggere

Il ritorno dei Classici della letteratura europea

Ai Classici della letteratura europea Bompiani dedica una nuova collana, a prezzi accessibili, diretta da Nuccio Ordine, fra i massimi studiosi di Giordano Bruno. La collana si inaugura il 21 marzo con i ‘Saggi’ di Montaigne, con testo a fronte, ritradotti e curati da Fausta Garavini, a distanza di quasi mezzo secolo dalla prima traduzione – con il testo a fronte dell’edizione critica di André Tournon, uscita in Francia nel 1998, ma rivista e ampliata con nuove appendici per l’edizione italiana.

Esce anche ‘Gargantua e Pantagruele’ di Francois Rabelais, a cura di Lionello Sozzi insieme a un team di studiosi composto da Antonella Amatuzzi, Dario Cecchetti, Paola Cifarelli e Michele Mastroianni e basato – si ricorda che non esiste la copia autografa di nessuno dei cinque libri – sull’edizione critica di Mireille Houchon del 1994. Continua a leggere