Henrì Cartier Bresson

besson1E’ in corso a Roma, all’Ara Pacis,  fino al 25 gennaio 2015, la mostra del famoso fotografo Henri Cartier Bresson.

Nota di Silvana Lazzarino

Il grande talento e la forte espressività nel cogliere attimi, momenti della vita sociale sotto diversi profili da quello pubblico a quello più privato e domestico rivelandone i molteplici aspetti legati alla quotidianità anche quelli più fugaci e meno visibili, fanno di Henri Cartier Bresson uno tra i più grandi fotografi del secolo scorso, capace di interpretare ogni luogo segreto e intimo del sentire umano con spiccata sensibilità e immediato realismo. La macchina fotografica diventava ogni volta per lui un mezzo al servizio del suo pensiero emotivo e visivo che si apriva ai mille volti di quanto accadeva introno a lui, vicino e anche lontano. Continua a leggere

Una mostra al Museo dell’arte a Maniago

foto2La mostra si svolge dal 19 Luglio al 25 Agosto 2014 a Maniago, (Pordenone), al Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie.

ll territorio di Maniago esprime concreto riconoscimento alla lunga attività di Corrado Albicocco, stampatore di apprezzatissima professionalità, divenuto con il trascorrere degli anni il confidente e l’intuitore delle capacità più significative degli artisti incisori.

Grazie alla storica e preziosa attività di aziende del settore del coltello, la Stamperia d’Arte Corrado Albicocco ha trovato nel territorio di Maniago collaborazioni nella fornitura di materiali e strumenti specialistici legati al mondo dell’incisione e della stampa. Continua a leggere

Wallace Stevens, “Aurore d’autunno”

 

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Letture

Wallace Stevens
Aurore d’autunno
A cura di Nadia Fusini
2014

 

 Risvolto

Aurore d’autun­no è il libro più trasparente di un poeta sovranamente arduo. Giunto alla soglia dei settant’anni, Stevens medita in pentametri giambici sulla propria vita, sulla poesia e, di fronte allo spettacolo incandescente della natura, accusa il fallimento del­l’immaginazione. Ma lo fa, pa­radossalmente, in poemi perfetti, come Una sera qualunque a New Haven. Continua a leggere

Senz’arma che dia carne all’imperium

panero

Letture

La morte di Leopoldo María Panero il 6 marzo 2014, a 65 anni, a Las Palmas, in Spagna, in una clinica psichiatrica, mi ha lasciato molta amarezza. Se dovessi spiegare perché, potrei dirvi che avrei voluto incontrarlo, parlargli, dirgli qualcosa, prima che se ne andasse. Il poeta spagnolo era profondamente segnato dall’esperienza di una malattia che lascia segni indelebili nella vita di una persona. Eppure, ha scritto versi assoluti, che testimoniano l’assoluta solitudine dell’uomo, il disperato desiderio di consegnare una parola unificata, ai molti che erano in lui, per riappacificarsi con l’uno dalle molte persone. Continua a leggere