Ritratti di Poesia 2015, il programma

 

Invito email Ritratti 2015[1]Si apre domani, giovedì 5 febbraio 2015, a Roma, presso il Tempio di Adriano, in Piazza di Pietra, la nona edizione di «Ritratti di Poesia».

La manifestazione, nata nel 2007 per volontà del Presidente della Fondazione Roma – il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, che ne è l’ideatore –, da molti inverni segna una data da non perdere sul calendario per tutti coloro che amano il genere letterario poetico. Continua a leggere

Ritratti di Poesia 2015

Invito email Ritratti 2015[1]

Roma, 5 febbraio 2015, Tempio di Adriano, Piazza di Pietra

ore 9.30 – 20.00

PROGRAMMA

 9,30 – 10,45 Caro poeta

Daniela Attanasio, Franco Buffoni, Maria Grazia Calandrone, Elio Pecora e Luigia Sorrentino incontrano gli studenti dei licei romani De Sanctis, Kant, Machiavelli, Virgilio e Visconti


10,45 – 11,15 Poetry Slam (prima manche)

Data ufficiale del campionato nazionale di Poetry Slam L.I.P.S. – Lega Italiana Poetry Slam Continua a leggere

Presentazione, “La specie dominante”

nicola_bultrini
Giovedì 10 luglio 2014, ore 19,00
presso la Galleria La Nuova Pesa, (Via del Corso 530, Roma) NICOLA BULTRINI (nella foto di Dino Ignani) presenta il suo nuovo libro “La specie dominante” (Nino Aragno Editore 2014).

Letture di Silvia Bre, Valerio Magrelli, Daniela Attanasio, Claudio Damiani, Alberto Toni, Maria Grazia Calandrone, Simone Di Biasio, Vincenzo Mascolo, Maria Ida Gaeta, Pino Salvatori, Francesco Dalessandro, Gabriella Sica, Andrea Di Consoli, Andrea Caterini, Luigia Sorrentino, Ennio Cavalli, Isabella Vincentini, Domenico Vuoto, Pietro Federico e altri. Continua a leggere

CALAMITA/À

invitoIndagini e ricerche nei territori del Vajont a cura di Gianpaolo Arena e Marina Caneve

L’onda del 9 ottobre 1963 blocca il tempo in un eterno presente. La catastrofe segna improvvisamente una modificazione istantanea ed irreversibile del paesaggio. In La teoria delle catastrofi (Milano 1982), Alexander Woodcock e Monte Davis scrivono: «…non perché manchino stati o percorsi intermedi, ma perché nessuno di essi è stabile: il passaggio dallo stato o dal cambiamento iniziale a quello finale ha una durata molto breve rispetto al tempo necessario negli stati stabili». La presenza ingombrante di una moderna infrastruttura e il tentativo di un paese di essere industriale ed inseguire il progresso, si trasformano in pochi minuti in un evento catastrofico capace di cancellare luoghi, memorie e destini. Continua a leggere