Conversations/Conversazioni

Sumi Jo canta di David Lang “Simple Song # 3” da “Youth” (Giovinezza), diretto da Paolo Sorrentino.

Martedì 14 Marzo 2017 ore 18,00 all’American Academy (Villa Aurelia, Roma) ci sarà una conversazione tra il Premio Pulitzer David Lang e il Premio Oscar Nicola Piovani che racconteranno le loro produzioni per il cinema e discuteranno dell’importanza della colonna sonora all’interno delle narrazioni filmiche.

Compositore americano, David Lang, ha contribuito alla colonna sonora del film di Paolo Sorrentino La Grande Bellezza (2013), una vera e propria ode alla Città Eterna, con due brani I Lie e World to Come, premiato al Festival di Cannes nel 2013 prima di vincere l’Oscar come miglior film straniero alla 86esima edizione degli Academy Awards. Continua a leggere

ADDIO AL POETA C.K. WILLIAMS

williams_ckIl poeta statunitense C.K. Williams, tra i maggiori autori di versi in lingu inglese della seconda metà del XX secolo, insignito del Premio Pulitzer e del National Book Award, è morto la notte tra sabato e domenica nella sua casa di Hopewell, nel New Jersey, all’età di 78 anni a causa di un tumore.

L’annuncio della scomparsa è stato dato oggi dalla famiglia alla stampa americana. Nelle sue poesie, dense di riflessioni morali ed etiche, vengono affrontati con passione temi come la guerra, la povertà ed anche i cambiamenti climatici, così come i misteri imponderabili della psiche.

A Roma, il 1° febbraio 2013, il poeta era stato protagonista a Roma a “Ritratti di Poesia”, la storica manifestazione che si tiene annualmente al Tempio di Adriano.

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Le mani di Franz Wright

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di Nicola d’Ugo

Una bellissima fotografia delle mani di Franz Wright su una vecchia macchina da scrivere, ripubblicata su Facebook dalla moglie e cotraduttrice Elizabeth a due giorni dalla morte del marito. Mani raffinate e vissute, unghie sporche, che danno un’idea della totalità affondata nell’humus e nella «singolarità» unica e universale della sua poetica esistenziale. Franz Wright si chiedeva e ci chiedeva su Facebook, e richiedeva a se stesso, ben prima della malattia: Quanto resisteranno i miei versi, mi sopravviveranno? E in che misura? Continua a leggere

Jhumpa Lahiri, Laurea Honoris Causa

lahiriIl 21 aprile 2015 l’Università per Stranieri di Siena conferirà la laurea honoris causa in Lingua e Cultura italiana per l’insegnamento agli stranieri e per la scuola a Jhumpa Lahiri, scrittrice di origini bengalesi, nata a Londra e cresciuta negli Stati Uniti.
La vicenda umana e artistica di Lahiri è esemplare per l’Università per Stranieri di Siena, che ha sempre fondato la propria identità sul nesso esistente tra l’insegnamento dell’italiano e delle altre lingue e la comunicazione interculturale. Continua a leggere

Claudia Emerson, in punta di piedi

 

emerson1Dopo Mark Strand, il 4 dicembre 2014, se n’è andata a 57 anni, Claudia Emerson, poeta molto popolare negli Stati Uniti.

La notizia è passata quasi inosservata qui da noi perché Claudia Emerson non è mai strada tradotta, né pubblicata, in lingua italiana.

La sua è stata una carriera letteraria rapidissima, iniziata dopo i quarant’anni. Nel 2006  le è stato assegnato il Premio Pulitzer con la raccolta di versi Late Wife (La moglie defunta) e due anni dopo, il titolo di Poeta Laureata della Virginia (2008-2010), con l’incarico di intraprendere iniziative di promozione della poesia in quello Stato. Autrice di cinque raccolte poetiche e di una di prossima uscita, è stata professoressa alla Virginia Commonwealth University.

Nota di Nicola D’Ugo

Claudia Emerson è una delle voci più sottili, intime e concrete della poesia americana: parlare al passato di grandi poeti non ha senso. E poeta anzitutto della memoria, del rapporto tra ambiente, esseri viventi e manufatti, del loro passaggio e consunzione nel mondo e dei caratteri fisico e psicologico della loro percezione. Gioviale fino all’ultimo, col suo bel sorriso, Emerson non ha mai nascosto la propria lotta col cancro, che ha combattuto dal 2013 fino al giorno della sua scomparsa. Con l’avvento dei social network, ho avuto modo di frequentarla dal 2011 su Facebook, che ha sempre continuato ad usare fino all’ultimo delle sue forze, esprimendo i suoi pensieri, le sue passioni, mostrando attraverso istantanee, fotografie del passato e selfie il flusso della propria vita, compresi i momenti in cui era in ospedale, le preoccupazioni che le venivano dal male che combatteva, senza giri di parole, in modo diretto e trasparente come sono i suoi versi articolati. Continua a leggere