Stefano Carrai, “La traversata del Gobi”

Stefano Carrai

Scrivere un libro di poesia significa sempre fare i conti con la storia, quella personale e quella della forma che configura l’esperienza, la mette quasi in trama e la rende più leggibile di quanto non fosse, per così dire, dal vivo… È sotto questa costellazione che si colloca il libro di Stefano Carrai”.

Niccolò Scaffai

da “La traversata del Gobi”, di Stefano Carrai, (Nino Aragno Editore, Torino 2017)

Intermittenza

Per un fiasco che ho visto
sgraziato
            ​non abbastanza panciuto
vestito di brutta paglia sintetica
mi sono ritrovato
nel nostro magazzino

fatti i compiti attaccavo etichette
e mettevo sui colli
sigilli di stagnole colorate…

Ma il tempo sleale

           babbo
ti aveva surclassato
con la novità del supermercato

dall’emarginazione ci salvò
l’unico membro tuo che non sia
seppellito con te

la tua gamba amputata
buttata ancora calda
dai guardiani di Schweinfurt
tra i rifiuti

             ​per legge

ti assicurò l’impiego
mi garantì gli studi.

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Franco Buffoni, una poesia da “La linea del cielo”

Franco Buffoni

Erano bianche rosse allineate
Le macchinette nel cortile,
Ci giocavo d’estate all’ombra
Col pensiero, le spostavo di nascosto
Ogni giorno anche in vetrina.
Finalmente a Natale ne ebbi sei
Tre rosse tre bianche tutte in fila
Da spostare a mia voglia
Sul balcone, ma le dimenticai
Abbastanza presto, e l’anno dopo
Le regalai a un bambino vero.
Ora qui sopra Linate nel sole
In fase di attesa di atterraggio
Mi sembra di toccarle e di giocarci
Bianche e rosse tra i tetti
Piatti e pochi platani
Due pini, una vetrina dall’alto
Terzo giro e subito riprende quota
Le regalo anche queste
Sono grande non gioco.
Da: La linea del cielo, (Garzanti, 2018) Continua a leggere

Sandro Penna, poesie, prose e diari

Sandro Penna

L’ultimo autore pubblicato nel 2017 nella prestigiosa Collana dei Meridiani Mondadori è Sandro Penna. Il volume raccoglie per la prima volta l’intero corpus delle poesie di Sandro Penna, le prose pubblicate in vita dall’autore e una scelta cospicua degli scritti di diario finora inediti.

La curatela dell’opera è di Roberto Deidier, affiancato da Elio Pecora soprattutto nella preziosa e intensa Cronologia che consente la lettura avvertita e partecipe di uno dei massimi poeti del Novecento e stabilisce un nuovo ordinamento delle poesie, sostenuto da un accurato lavoro critico e filologico.

Il risultato è un efficace ritratto di “Penna secondo Penna“, arricchito da testimonianze inedite e preziose. Tutta l’originalità di un poeta che – ha detto Garboli – «trascrive direttamente dal vissuto, riducendo a pochi suoni inimitabili una tastiera letteraria fatta di combinazioni miracolose», che lo portarono a scrivere “poesie quadro” di straordinaria intensità, brevissime come quelle che qui proponiamo:

Vivere vorrei addormentato
entro il dolce rumore della vita Continua a leggere

Anteprima Editoriale, Lo Specchio – I poeti del nostro tempo

IL RESTYLING giugno 2017

Il rilancio editoriale dello “Specchio” segna il ritorno della collana alla sua vocazione originaria. Lo dichiara il testo programmatico con cui si aprono i nuovi volumi:

Negli anni 40, sullaletta de Lo Specchio, lEditore scriveva: «Di qui si irradia il canto della nostra lirica, qui giungono le voci nuove della giovane poesia e si affiancano ai grandi nomi già noti in tutto il mondo continuando la gloriosa tradizione italiana attraverso i secoli e i tempi».

A settantacinque anni dallesordio della più prestigiosa collana italiana dedicata alla poesia – che, a partire da Cardarelli, tra i tanti ha ospitato Ungaretti, Montale, Quasimodo, Saba, Sereni, Zanzotto, Raboni, Giudici, Porta, Gatto –, lEditore riprende e conferma la sua originaria vocazione.

In questo nuovo formato, Lo Specchioaffiancherà alla poesia più recente le voci già celebri in Italia e nel mondo e chiederà ai poeti italiani di offrire al nostro pubblico la poesia universale, ravvivando quella consuetudine che in anni lontani ci ha regalato traduzioni memorabili. Infine, con le antologie, Lo Specchiotornerà a fare il punto sul percorso creativo ed estetico delle nuove voci che mirabilmente stanno continuando «la gloriosa tradizione italiana».

Il rilancio intende richiamare le caratteristiche di varietà ed eclettismo che hanno contraddistinto “Lo Specchio” nel corso della sua ricca e gloriosa storia.

A partire dal 2017 saranno pubblicati sei titoli all’anno, suddivisi secondo alcuni grandi filoni che verranno costantemente alimentati:

  • novità di poeti italiani
  • novità di poeti internazionali
  • raccolte o antologie per fare il punto sul percorso dei principali poeti del nostro panorama
  • rivisitazioni di grande voci della poesia classica e novecentesca per il tramite di poeti contemporanei.

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Paolo Febbraro

paolo_febbraroLa foto di Paolo Febbraro è di Dino Ignani

AUTORITRATTO
da un’idea di Luigia Sorrentino
a cura di Fabrizio Fantoni

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Autoritratto (olio su tela, febbraio-aprile 2016)

Sono nato il 29 gennaio 1965, a mezzogiorno, più di venti giorni dopo la scadenza naturale della gravidanza. Non volevo uscire all’aperto: una suora ha dovuto far forza con le braccia sulla pancia di mia madre e quando sono emerso avevo una clavicola lussata. Diciamo pure che sono nato grazie alla violenta intercessione mondana della Chiesa.

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