In memoria di te, Cesare Pavese

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Lettura e nota di Luigia Sorrentino. La musica è di Jordi Savall.

In occasione della Giornata Mondiale della poesia 2016 che ricorre ogni 21 marzo in tutto il mondo, ho scelto di dedicare a tutti quelli che seguono con interesse questo blog, una mia lettura di “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” la poesia più famosa di Cesare Pavese contenuta nella raccolta che ha lo stesso titolo della poesia, pubblicata postuma, nel 1951, un anno dopo l’improvvisa scomparsa del poeta. La raccolta di versi si divide in due gruppi. Il primo è “La terra e la morte“, il secondo “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi“, ed è indirizzato a Constance Dawling. Continua a leggere

Fabio Ciriachi, “Le condizioni della luce”

Letture
Le condizioni della luce, di Fabio Ciriachi (Gaffi, 2013)

Estratto dal libro:
Durante l’esilio aretino – come ormai chiama i cinque anni di fuga da Roma e dalla professione – quando temeva di aver perso troppo tempo e troppe occasioni per sperare ancora in una ripresa, fantasticava sui salti di gioia con cui avrebbe festeggiato il successo riparatore. Ma poi la vita aveva preso strade impreviste, la fatica e la cura necessarie al lavoro s’erano rimboccate le maniche, e il tempo aveva abbracciato il tempo convertendo le lontane fantasie giovanili nella pacatezza dei suoi cinquantasette anni; esposti all’ansia, sì, ma non al fuori misura dei facili entusiasmi.
Tutto questo processo, di cui solo ora Alda abbraccia l’intero sviluppo, le sembra così conseguente e plausibile che quasi ne dubita, come di un pregiudizio. Forse la felicità può essere solo precoce, tempestiva, o comunque tanto sfuggente che poi, passato il suo momento, decade, si trasforma. Magari in nostalgia, o in un’ombra di desiderio, o anche soltanto in idea fissa che monta e monta fino a somigliare a un dovere, a un mito, a una fede. Continua a leggere

Per Roberto Roversi

La verità della poesia
di Carlo Bordini

Dopo la scomparsa di Zanzotto e di Pagliarani è morto il 14 di questo mese, nella sua Bologna, a 89 anni, quello che può essere considerato l’ultimo dei grandi poeti italiani del secolo trascorso: Roberto Roversi. Personalità combattiva e insieme appartata, e quanto mai generosa, partigiano in Piemonte, autore di alcune delle più belle canzoni di Lucio Dalla, legatissimo alla sua idea di indipendenza (fondò la sua Libreria Palmaverde, cenacolo, tra l’altro, di giovani poeti), ha seguito un percorso poetico di altissimo valore e può essere considerato uno dei grandi poeti della nostra epoca. Fu protagonista negli anni ’50 della rivista Officina, con Pasolini Fortini e Leonetti (per conoscere questa esperienza è opportuno leggere il bel libro di Gian Carlo Ferretti sull’argomento) e pubblicò nel 1965 con Einaudi il libro di versi Dopo Campoformio. Continua a leggere

Enrico Testa, Video-Intervista

Nello scaffale, Enrico Testa
a cura di Luigia Sorrentino

Enrico Testa, “L’allenatore di lucciole”, Sigismundus Editrice 2012 (15 euro).
Ferrarese, nato per “sbaglio” a Milano nel 1970, Enrico Testa è Caporedattore della redazione Calcio di Raisport, curatore dei programmi “90esimo minuto” e “Dribbling” e poeta. Ha cominciato a fare il giornalista a Ferrara. Nel 1991 si è trasferito  Roma, a Paese Sera. E’ entrato in Rai, al Tg3, nel 1995. Dal 1998 lavora a Rai Sport, La Stampa e L’Unità, Telemontecarlo. E’ il direttore del sito on line LoSpallino.com. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie ma questa è la sua prima navigazione poetica in direzione ostnata, contraria e solitaria.
Nel 2007 ha vinto il “Premio Ilaria Alpi” dedicato alle inchieste con cortometraggio per il programma “Dribbling” dal titolo “Il nostro calcio libero”, storia di una squadra di calcio di pazienti psichiatrici.

Video-intervista e montaggio di Luigia Sorrentino

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/06/enrico-testa.mp4