Fausto Nicolini, “Linguanìa”

linguaniaDalla prefazione di Vincenzo Mascolo

“Il poeta, ci ha insegnato Fernando Pessoa, nasconde, svela, trasforma, vela di nuovo, in un intreccio di verità e finzione nel quale, poco a poco, finisce per smarrirsi completamente. L’essenza di Linguanìa è in questa trama poetica di finzione e verità nella quale anche Fausto Nicolini pare smarrirsi, fino a non distinguere più il confine tra l’amore e il pensiero dell’assenza. Finge così il dolore che sente veramente, come direbbe Pessoa, e tenta di scioglierlo in un discorso amoroso che lo attraversa da parte a parte.

[…] La poesia diventa allora per Nicolini sostanza dell’amore: solo la parola, suggeriscono i suoi versi, può ricomporre i frammenti di un amore disgregato dal tempo e dal silenzio, può trasformarlo di nuovo in materia, farlo ritornare reale.” Continua a leggere

Presentazione, “La specie dominante”

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Giovedì 10 luglio 2014, ore 19,00
presso la Galleria La Nuova Pesa, (Via del Corso 530, Roma) NICOLA BULTRINI (nella foto di Dino Ignani) presenta il suo nuovo libro “La specie dominante” (Nino Aragno Editore 2014).

Letture di Silvia Bre, Valerio Magrelli, Daniela Attanasio, Claudio Damiani, Alberto Toni, Maria Grazia Calandrone, Simone Di Biasio, Vincenzo Mascolo, Maria Ida Gaeta, Pino Salvatori, Francesco Dalessandro, Gabriella Sica, Andrea Di Consoli, Andrea Caterini, Luigia Sorrentino, Ennio Cavalli, Isabella Vincentini, Domenico Vuoto, Pietro Federico e altri. Continua a leggere

Emmanuele Francesco Maria Emanuele

 

la_goccia_e_lo_stelo_-_romaLa goccia e lo stelo (LietoColle, 2013) è l’ultima opera di poesia di Emmanuele Francesco Maria Emanuele, poeta. Un’opera che scolpisce fin dal titolo, uno stelo, una pietra a forma piatta, un monolito di epoca etrusca, sul quale appare il volto della persona. Sul viso fatto pietra, una goccia di rugiada – la lacrima del tempo – scivola luminosa, spinta dall’ultimo vento. Lo stelo è la resa del corpo, mostra l’ombra che si avvicina e soffia verso il cielo, quella della persona morta. L’ombra che raggiunge un’altra ombra, per commemorarla, ricorda una delle più belle poesie di Eugenio Montale dedicata al padre, “Voce giunta con le folaghe”. Quando il poeta si reca al sepolcro del genitore, tra giunchi fioriti e vermene, incontra l’altra ombra, disincarnata, e ad essa si congiunge, e insieme, padre e figlio risorgono, scoprorate dal fuoco della vita, si scambiano parole silenziose come quelle che adopera Emanuele nella poesia “Mio padre“: Allo specchio, guardandomi ho visto/ il suo volto/ e col passare degli anni sempre più gli somiglio./ Soprattutto nell’anima/ come la sua sempre pronta/ a dar risposte/ ai bisogni degli altri. Nel riflesso del volto, padre e figlio si ritrovano, nell’Amore che fece le loro forme e le rese somiglianti.  Continua a leggere

Omaggio a Mario Luzi


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, Una rivista in carne e ossa, NUMERO SPECIALE, OMAGGIO A MARIO LUZI nel centenario della nascita in collaborazione con: il Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna, Centro di Poesia di Roma, Fondazione Claudi, clanDestino, Illumia

Martedì 29 aprile 2014, ore 18.30

Galleria La Nuova Pesa, Via del Corso 530, Roma Continua a leggere

Ritratti di poesia 2014

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Il Tempio di Adriano ospiterà il prossimo mercoledì 12 febbraio l’ottava edizione di «Ritratti di Poesia», progetto nato come osservatorio sulla poesia contemporanea e divenuta negli anni uno dei più rilevanti appuntamenti dedicati a questa espressione artistica.

Quest’anno, tra i protagonisti, i candidati al Nobel Adam Zagajewski e Yang Lian.
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