Annalisa Manstretta, “La dolce manodopera”

Riletture, Annalisa Manstretta
a cura di Luigia Sorrentino

La dolce manodopera, di Annalisa Manstretta, Moretti e Vitali Editori , 2006 (11,00 euro)

Dalla prefazione di Milo De Angelis

Un’insolita acutezza dello sguardo caratte­rizza queste poesie. Si tratta di uno sguardo contadino e medianico, capace di cogliere in un dettaglio l’immagine del cosmo, in un modo di sedersi la complessità di una perso­na, in un modo di disporre gli oggetti la sua vocazione più essenziale. Sguardo infallibile, quello di Annalisa Manstretta, sia negli inter­ni di una casa sia nell’esterno di un paesaggio: un paesaggio lombardo scrutato con la matita esatta della disegnatrice. Apparecchiare la tavola è apprestarsi alla vita, qui ci viene detto, nei giochi di luce sul soffitto scorrono i volti dell’universo: tende e armadi, lenzuola e cassetti svelano l’anima, secondo misteriose regole di affinità. Annalisa Manstretta è mae­stra di nessi. Vigne, salici e pioppeti sono den­tro di noi e gli animali delle colline e delle montagne ci svelano parti antiche del nostro essere. Continua a leggere

Donatella Bisutti vince il Premio Camaiore 2012

E’ la milanese Donatella Bisutti ad aggiudicarsi l’edizione 2012 del Premio Letterario Camaiore. La sua opera, ‘Rosa Alchemica’ (Crocetti) ha prevalso per soli due voti (quattordici contro dodici) su Antonella Anedda e il suo ‘Salva con nome’ (Mondadori), sia su Marco Guzzi e il suo ‘Il cuore a nudo’ (Paoline).

Applausi anche per i premi speciali a Claudio Angelini, Renzo Ricchi e Marcia Theophilo. Menzione d’onore a Roberto Malini con ‘Il silenzio dei violini’, dedicato alla difesa dei diritti umani, in particolare della popolazione rom.

Emozionante la presenza del poeta americano Billy Collins, che ha ricevuto il Premio Internazionale, salutato anche dal Console Generale degli Stati Uniti Sarah Morrison in rappresentanza dell’ambasciata Usa.

Gli altri finalisti: Giovanna Bemporad “Esercizi vecchi e nuovi” (Luca Sossella Editore), Alberto Bertoni “Il letto vuoto” (Aragno), Donatella Bisutti “Rosa alchemica” (Crocetti), Marco Guzzi “Il cuore a nudo”, (Edizioni Paoline). La premiazione si è tenuta stasera, sabato15 settembre 2012 presso la sala convegni dell’Hotel Dune di Lido di Camaiore.

 

Continua a leggere

Antonella Anedda vince il Premio Viareggio-Repaci 2012

E’ Antonella Anedda (nella foto) con  “Salva con nome” Mondadori, 2012 la supervincitrice per la sezione Poesia del Premio per Viareggio-Repaci 2012.

Cliccando qui potrete leggere la recensione di Luigia Sorrentino a “Salva con nome” di Antonella Anedda, una delle opere più significative della sua lunga produzione poetica. Continua a leggere

Anticipazione: Premio Viareggio-Repaci 2012

Oggi, 7 settebre 2012 alle 21:00 avrà inizio la cerimonia conclusiva dell’83/esimo Premio Viareggio-Repaci che si svolge a Viareggio, presso il Centro Congressi Principe di Piemonte. La giuria presieduta da Simona Costa procederà nel corso della stessa serata a votare i vincitori per la Narrativa, la Poesia e la Saggistica.

Sempre stasera verrà consegnato il Premio Internazionale Viareggio-Repaci 2012 che la Giuria ha deliberato all’unanimità di assegnare a Luciano Gallino (nella foto) “per la lucidità – si spiega in una nota – la coerenza e l’originalità di una riflessione politica, economica e sociologica, dispiegata nell’arco di più di mezzo secolo in una serie memorabile di libri, saggi e articoli, che trova oggi una esemplare ricapitolazione nel libro-intervista, curato da Paola Borgna, La lotta di classe dopo la lotta di classe, edito da Laterza. Continua a leggere

Antonella Anedda, “Salva con nome”

Nello scaffale “Salva con nome”, di Antonella Anedda
a cura (e di) Luigia Sorrentino
—-

Le poesie contenute nella nuova raccolta di versi di Antonella Anedda “Salva con nome” Mondadori 2012, (euro 16,00) provocano un’abrasione, una scottatura che brucia sulla pelle viva. Una materia umana – troppo umana – è contenuta nello spazio di questo libro, uno dei più intensi e maturi della sua produzione poetica.
Se qualcuno chiedesse a chi scrive di dare una definizione lapidaria a “Salva con nome” direi “questo è un libro sulla morte”, ma sarebbe una definizione sommaria, sbrigativa, detta per spaventare e togliermi di torno l’interlocutore e per rimanere sola con il segreto di questo libro. Perché quando la poesia raggiunge un livello di consapevolezza così alto, diventa materia pericolosa da gestire per i non addetti ai lavori. E allora provocherei volontariamente l’allontanamento del lettore comune dalla poesia di Antonella Anedda. Continua a leggere