Frank O’Hara

O'HaraLa Coca di Frank

di Gandolfo Cascio 

Nel Novecento inglese c’è stato un gran viavai di poeti tra il Vecchio e il Nuovo mondo: l’americano Eliot si trasferisce in Inghilterra allo scoppio della guerra; il very British Auden invece l’abbandonerà, asfissiato dalla buona educazione; mentre Dylan Thomas, gallese, avrà un successo – come si dice in questi casi – strepitoso, grazie a dei reading ormai memorabili, tenuti prima a New York e poi on-the-road per il continente. Chi invece del proprio ‘essere’ americano riuscì a fare una parte sostanziale della propria poetica è stato Frank O’Hara. Anzi la sua routine newyorkese diventerà soggetto/oggetto di alcuni dei suoi più interessanti e autentici componimenti. Continua a leggere

“Nuova corrente”, poesia italiana in Europa


cover_interlinea
Visti da fuori. La poesia italiana oggi in Europa
Nuova corrente n. 153, a cura di Damiano Sinfonico e Stefano Verdino, Interlinea 2014 (euro 25)

Nelle pagine della rivista “Nuova corrente” il lettore si confronta con punto di vista sulla poesia che è originale e intrigante: quello della partita di import-export, per rispondere a una domanda che è ancora aperta: qual è l’immagine che ha la poesia contemporanea italiana all’estero, fuori dei suoi confini culturali e linguistici?
È un argomento interessante quanto inesplorato, soprattutto in un quadro comparativo, che “Nuova corrente” affronta presentando per campionatura una serie di prospettive dalle principali altre aree culturali e linguistiche occidentali: francese, inglese, spagnola, portoghese, tedesca. Nell’insieme di questa foto di gruppo si possono istituire affinità e differenze nei vari tragitti, che qui vengono esperiti da italianisti d’Oltralpe, principalmente non italiani, che operano da anni a Parigi, a Madrid, a Lisbona, a Berlino, in Inghilterra.

PREMESSA DI STEFANO VERDINO

Per nuova corrente fare periodicamente il punto sulla poesia contemporanea italiana è una costante. Per lo meno trentennale: dai fascicoli sulla poesia del 1982 che accanto a saggi critici proponevano un’antologia di giovani poeti (si trattava di Nanni Cagnone, Cesare Greppi, Milo De Angelis, Cesare Viviani, allora trentenni e quarantenni già editi e degli inediti Marco Ercolani e Giuseppe Marcenaro), “scremati”, così per dire, dalla consueta folla di voci e regesti in campo.
Continua a leggere

Massimiliano Mandorlo, “Luce evento”

Cover Luce evento[1]Nota di Massimiliano Mandorlo

“Credo che la poesia, come ho avuto modo di imparare da alcuni grandi maestri come Ungaretti, Luzi, o un poeta così ‘terrestre’ e ‘metafisico’ come Zanzotto, sia “un’ondata che ti scavalca” (cito Zanzotto da una mia intervista poi pubblicata su “Clandestino”). Al di fuori di ogni possibile discorso intellettualistico o teoria sulla poesia, credo che la poesia risieda in questa sproporzione cantata attraverso la lingua, in un’epica del quotidiano e una capacità di ‘visione’ che possa corrispondere ad una piena intelligenza della realtà (intus-legere). Sono attratto da quei poeti in cui questa sfida diventa tensione anche a livello linguistico, e la parola si fa crocevia per questo ‘appassionato inseguimento del Reale’, come afferma Milosz in La testimonianza della poesia. Tra i nomi che ho incontrato su questa strada, citerei Dante, Michelangelo, Rimbaud, Ungaretti, Luzi, Caproni, Zanzotto, il polacco Herbert e, per quanto riguarda la poesia contemporanea, Rondoni, De Angelis, Lauretano, Benedetti, e l’esperienza straordinaria di un poeta come Franco Loi.” Continua a leggere

In memoria di te, Marina Mariani

marinamariani
Marina Mariani nasce a Napoli il 14 novembre 1928 da Giuseppe, avvocato, e da Lea Tuzii, proprietaria terriera.

All’età di otto anni si trasferisce con la famiglia a Roma, ma il ricordo dell’infanzia trascorsa vicino al mare (nella casa di via Elena, ora via Gramsci), dei primi anni di scuola presso le Suore dell’Arco Mirelli resterà vivo e presente nella sua memoria.

E’ la terza ed ultima di tre figli. Prima di lei c’è il maggiore, Paolo, bello, brillante che morirà improvvisamente all’età di 23 anni, questa tragedia segnerà per sempre la famiglia Mariani e Marina in particolare. Il secondo, Marcello sordastro dalla nascita, perderà completamente l’udito in età adulta, ma riuscirà comunque a vivere una vita di lavoro e di famiglia soddisfacente, si sposerà e avrà due bellissimi figli Paolo e Andrea, gli unici cari nipoti di Marina. Continua a leggere

Giorgio Caproni, Roma la città del disamore

Appuntamento

Una mostra e un libro in occasione del centenario della nascita di uno dei maggiori poeti del Novecento: Giorgio Caproni.

L’appuntameno è alla Casa delle Letterature di Roma martedì 13 novembre 2012 alle 18:00.

Presentazione della mostra curata da Elisa Donzelli  in collaborazione con la Bibliotexa Comunale “G. Marconi” e del catalogo a cura di Elisa Donzelli e Biancamaria Frabotta
DE LUCA EDITORI D’ARTE.
Intervengono le curatrici, l’editore Stefano De Luca, Silvana e Attilio Mauro Caproni, Maria Grazia Calandrone, Silvia Bre con letture di articoli rari e inediti di Giorgio Caproni su Roma.

La mostra sarà visitabile fino al 30 novembre 2012