L’ Accademia Mondiale della Poesia istituisce il primo concorso su Instagram

Quest’anno “L’infinito” di Giacomo Leopardi compie duecento anni e, proprio per celebrarne il bicentenario, l’Accademia mondiale della poesia ha indetto il suo primo concorso su Instagram con una sezione speciale dedicata alle scuole. Il concorso unisce la fotografia alla parola scritta: i partecipanti dovranno realizzare un componimento poetico originale, al massimo di 15 versi, sul tema “Siamo fatti per l’infinito” e riprodurre il testo attraverso le immagini. Il testo potrà essere scritto nei modi più svariati: a mano, a macchina, attraverso una realizzazione grafica, purché la parola scritta sia creativamente prodotta attraverso l’uso contemporaneo della fotografia digitale social. Le poesie selezionate dalla Giuria saranno pubblicate sulla piattaforma Instagram dell’Accademia Mondiale della Poesia.

Si partecipa pubblicando la foto entro il 10 marzo 2018 sul proprio canale Instagram, taggando il profilo di accademiamondialepoesia e inserendo gli hashtag #accademiapoesia o #infinito200. Affinché la partecipazione sia regolare la fotografia andrà anche inviata all’indirizzo email: info@accademiamondialepoesia.com.

Le poesie selezionate dalla giuria − di cui fanno parte anche Paolo Lagazzi, Isabella Leardini, Davide Rondoni, Luigia Sorrentino e Gianmario Villalta − saranno pubblicate sul profilo Instagram dell’Accademia mondiale della Poesia. Continua a leggere

Davide Rondoni, le cinquanta poesie che accendono la vita

“Questo libro non è una antologia. Non è nemmeno un vero e proprio libro di poesie. La poesia, del resto, non è mai stata una faccenda di libri. L’hanno fatta passare per una cosa di libri solo di recente, e hanno sbagliato. Lei infatti non ci sta. Con grave scorno di editori, professori e letterati.”

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Davide Rondoni

Davide Rondoni

 

La bellezza interamente ferisce
attrae la vita da dove si era nascosta

la raccoglie come acqua nel palmo
delle sue mani di fuoco

mi vedono di spalle uscire nel buio del giardino
pensano deve fumare

e invece devo piangere, piangere
finalmente da morire

contro il petto della notte
mia vastissima madre…

Se non ti avessi incontrato
non sarei arrivato qui così

Roma davanti agli occhi lucente in rovine
le stelle a miriadi sulla testa

nel cuore il tuo nome al centro
di una smisurata, di una
immeritata festa

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