Pasquale del Cimmuto, “Come un vento serenatore”

cimmutoDalla quarta di copertina di Giancarlo Pontiggia

L’ultimo libro di Pasquale del Cimmuto si presenta come uno struggente, lucido rendiconto esistenziale. La lingua poetica è aspra, tagliente, spesso raggelata, fondata sull’esigenza di cogliere la vita nella sua verità nuda, senza infingimenti. Davanti agli occhi del poeta scorrono i segni del mondo: poiane, pleniluni, sentieri montani, lepri in fuga, cui si accompagnano meditazioni sul senso delle cose, implorazioni al dio delle solitudini, memorie familiari, riflessioni sul «niente di vivere», ma anche improvvisi frammenti nutriti di una gioia intensa, insperata. L’uomo che ha impastato le mani nella «creta del mondo», sente che tutto, nel gran vorticare delle cose, è solo apparenza e trasmutazione. Kikuo Takano, il poeta giapponese che sostò diversi giorni tra i boschi e le pietre della sua terra, lasciando l’impronta di versi fragili e sublimi in cui Oriente e Occidente si toccano, ritorna nella forma aerea di una farfalla, a dire che «ogni uomo è una goccia del senso/ che ha la luce nel nulla». A volte, la lingua sembra venir meno, arrendersi al potere muto delle cose; la verità si fa «veritudine», segnata dal sentimento del limite, dalla legge universale della sofferenza; Continua a leggere

Ritratti di Poesia 2015

Invito email Ritratti 2015[1]

Roma, 5 febbraio 2015, Tempio di Adriano, Piazza di Pietra

ore 9.30 – 20.00

PROGRAMMA

 9,30 – 10,45 Caro poeta

Daniela Attanasio, Franco Buffoni, Maria Grazia Calandrone, Elio Pecora e Luigia Sorrentino incontrano gli studenti dei licei romani De Sanctis, Kant, Machiavelli, Virgilio e Visconti


10,45 – 11,15 Poetry Slam (prima manche)

Data ufficiale del campionato nazionale di Poetry Slam L.I.P.S. – Lega Italiana Poetry Slam Continua a leggere

“La stanchezza del mondo”, presentazione a Roma

 

lagazzi_coverPaolo Lagazzi nel panorama italiano è uno degli ultimi lettori e critici di poesia che ci sono rimasti.  Lo scrittore ci consegna nel 2014, un nuovo saggio sulla poesia, dal titolo: “La stanchezza del mondo”, Ombre e bagliori dalla terra della poesia, appena uscito con Moretti & Vitali (euro 20,00). Il libro mette in evidenza che anche per la poesia, “questa è l’età della stanchezza“.

L’autore presenterà a Roma La stanchezza del mondo”, Ombre e bagliori dalla terra della poesia, il 20 novembre 2014 alle 18.30 al Centro per l’Arte Contemporanea, La Nuova Pesa“, Via del Corso, 530.

Interverranno, tra gli altri: Claudio Damiani, Doriano Fasoli, Gabriella Palli Baroni, Fabrizio Petri, Mario Lucrezio Reali, Beppe Sebaste, Gabriella Sica. 

SINOSSI

Ripercorrere il senso, il ruolo e il valore che la poesia può ancora avere nel mondo è un compito che va ben oltre le questioni linguistiche o di poetica, il vaglio degli strumenti retorici o le annose discussioni sul canone: è un compito che chiede a tutti noi – poeti, critici o puri lettori – il coraggio di considerare con chiarezza la situazione dell’uomo in questo momento storico. Se fosse possibile individuare una chiave per descrivere i nostri anni nel loro insieme, cosa potremmo dire se non che questa è l’età della stanchezza? Continua a leggere

Chiara De Luca, “La somma di ogni ritorno”

Chiara_De_Luca_2[1]Anticipazione Editoriale

Prossimamente sarà in libreria l’antologia di Chiara De Luca, “La somma di ogni ritorno/The Sum of Each Return”  che raccoglie poesie edite e inedite della poetessa, con la traduzione in inglese di Gray Sutherland e la prefazione di Giancarlo Pontiggia.

A parte la poesia d’apertura, che è tratta da La corolla del ricordo, tutte le poesie che qui presentiamo sono tratte dalla sezione “inediti” dell’antologia bilingue.

Prefazione di Giancarlo Pontiggia

«Credo/ nel sacro di ogni incontro»: inizia così, con questa intensa professione di fede, un libro di stagioni e di fioriture, di luci e di silenzi, che non si limita a contemplare il mondo della natura, ma vuole abitarne il cuore pulsante, far proprio ogni fruscio del tempo, penetrare nell’onda assorta della notte, schiudersi come un calice al rosa di un mattino. Continua a leggere

Marisa Papa Ruggiero, “Di volo e di lava”

papaDalla PREFAZIONE di Giancarlo Pontiggia

Ci sono libri che si affidano a un’intuizione – solitaria concentrata ossessiva – e intorno a quel monolite concrescono a spirale, restando sempre inchiodati a quel movimento, a quell’immagine generatrice. Anche Di volo e di lava di Marisa Papa Ruggiero è uno di questi: se non che l’intuizione, qui, non è solo un’immagine privata, ma un luogo di straordinaria forza suggestiva, in cui natura e storia, tempo e arte si sono attorti in un unico nodo, sprigionando nel corso dei secoli una molteplicità frondosa di figurazioni e di pensieri. Quel luogo sono le latomie siracusane, le enormi cave di calcare – labirintiche stanze di pietra che sprofondano in pozzi profondi, o s’inerpicano verso la luce di un cielo troppo alto, troppo azzurro – da cui furono tratte le pietre per edificare gran parte della meravigliosa città greca, ma dove furono anche segregati, e fatti morire, gli Ateniesi catturati in una delle tante rovinose imprese della guerra del Peloponneso. Continua a leggere