Le poesie di René Char nella traduzione di Giorgio Caproni

René Char

René Char ha avuto in Italia due straordinari traduttori: Sereni e Caproni. Sul rapporto Char-Sereni, fatto di incontri assidui a partire dal 1960 e di un carteggio imponente (pubblicato nel 2010), si sa quasi tutto.

Molto meno si è indagato il rapporto Char-Caproni. L’amicizia personale fra i due sboccia piú tardivamente, dopo il 1978, ma la sintonia poetica è forte fin dall’inizio. Se Sereni ama in Char un poeta che sente molto diverso da sé, Caproni traduce il poeta francese per affinità, a partire dalla vicenda esistenziale che aveva visto entrambi combattere nella Resistenza. Continua a leggere

Alfonso Gatto, Tutte le poesie

Torna in libreria il volume Alfonso Gatto, TUTTE LE POESIE, a cura di Silvio Ramat, (Mondadori, 2017) in una nuova edizione accresciuta e aggiornata che va oltre il “piano dell’opera” da lui stesso concepito e proposto (per la Collana “Lo Specchio” di Mondadori) a partire dal 1966: LA STORIA DELLE VITTIME.

L’opera in versi di Alfonso Gatto, qui riproposta, ha attraversato le avanguardie conservando intatta la vocazione melodista: Gatto è stato infatti un surrealista delicato, legato a quell’intrico di impressioni che gli ha fornito la sua terra; un lirico mirabilmente estroso e sempre in cerca di bellezza; un autore inquieto capace anche di sacrificare le trame suggestive della sua parola a una dimensione di poesia civile. Il suo canto si è nutrito della tradizione e ha saputo conservarla, con naturalezza, all’interno di una sintassi lirica moderna. Questo volume – aggiornato rispetto all’edizione 2005 con le «poesie fiabe rime ballate per i bambini d’ogni età» del Vaporetto (1963), con un gruppo di testi sparsi e una serie di inediti – ci dà modo di ripercorrerne tutto il cammino, e di ritrovare in pieno la freschezza e la singolarità inventiva di un’avventura espressiva tra le più originali del Novecento italiano. Continua a leggere

Nancy e la poesia dell’eterno ritorno

Nota di Luigia Sorrentino

Ho ricevuto in dono questo piccolissimo libro di Jean-Luc Nancy , La custodia del sensoNecessità e resistenza della poesia, a cura di Roberto Maier (EDB, Lampi, 2017). Mi è piaciuto leggerlo, perché quando si legge un autore che ci è congeniale, il nostro pensiero si affina fino a diventare una potente architettura. Ho sempre creduto nella stretta familiarità fra filosofia e poesia e ho più volte espresso il mio auspicio che filosofi e poeti tornino a parlarsi, anche a odiarsi, senza più ignorarsi. Alcuni filosofi del Novecento, sono tornati a fare i conti con la poesia. Solo per fare qualche nome:  Derrida, lo stesso Nancy, (peraltro allievo di Derrida), ma anche Agamben, Badiou, e forse molti altri. Continua a leggere

Gli scrittori di oggi dialogano con i grandi romanzi di ieri

Appuntamento

Un dialogo tra due universi creativi, diversi e affini nello stesso tempo: capolavori letterari del passato riletti dai grandi scrittori del presente. La Fondazione Bellonci e la Fondazione Musica per Roma presentano la rassegna Premio Strega: classico contemporaneo: quattro incontri al Teatro Studio dell’Auditorium Parco della Musica, in viale Pietro De Coubertin 30, che prenderanno il via domenica 3 marzo. Per celebrare la storia e la continuità del Premio che più di ogni altro dal Dopoguerra a oggi ha contribuito a creare un pubblico di lettori per la narrativa. Aspettando l’edizione 2013.

Sono quattro grandi partiture letterarie, quelle con cui – dal 3 marzo fino al 12 maggio (ore 11, ingresso 5 euro) – si confronteranno i vincitori dello Strega Sandro Veronesi, Ernesto Ferrero, Paolo Giordano e Ugo Riccarelli. Che rileggeranno capolavori del Novecento tratti dall’albo d’oro del Premio, capaci di incantare generazioni trasversali di lettori. In un dialogo originale in cui le categorie di “classico” e “contemporaneo” si rifletteranno l’una sull’altra. Facendo rivivere le pagine del passato di luce nuova, e offrendo uno sguardo inedito sul presente. Continua a leggere

Robert Hass, Video-Intervista

Video-Intervista a Robert Hass
di Luigia Sorrentino

Robert Hass, il poeta che scoprirete in questa intervista, è una persona estremamente mite, dalla disarmante semplicità, eppure, è uno dei poeti più popolari degli Stati Uniti d’America (Poeta Laureato degli Stati Uniti e Premio Pulitzer per la Poesia nel 2008). Con sua moglie, Brenda Hillman, anch’essa poeta, è da sempre impegnato su tematiche di poesia civile e a difesa dell’ambiente.  Hass, giovanissimo, ha conosciuto i poeti della Beat Generation, (che vedremo nell’intervista video) ma è anche stato il primo traduttore in inglese del grande poeta polacco, Czesław Miłosz (Premio Nobel per la Letteratura nel 1980). 

Per Robert Hass ‘il principale potere dell’arte è quello di essere un agente attivo’. Nell’intervista a Luigia Sorrentino, Hass racconta ‘l’importanza dei piccoli’: “Quando un bambino disegna  – dice il poeta – non gli interessa il prodotto finito, ma pensa semplicemente a ‘fare’ “. Non a caso la parola ‘poesia’ – in greco, ποίησις  (poiesis) – indica l’attività creatrice dello spirito che si manifesta proprio nel ‘fare’ anima. Hass spiega dunque, che i bambini di oggi, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa, hanno necessità di esprimere questa forma di arte perché – racconta  – hanno paura di quanto sta accadendo nel mondo.  E’ su questa consapevolezza che Hass ha avviato negli Stati Uniti il programma dell’Associazione degli Amici della Loira, che ha filiazioni anche in Francia, per dare ai bambini la possibilità di fare – produrre arte. Un progetto che Hass ha lanciato per dare a se stesso e ai bambini, un po’ di speranza.

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/poesia/hass_28092012.mp4

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