A Milano, alla Casa della Cultura i poeti della collana Stampa2009

C O M U N I C A T O   S T A M P A

I POETI DE LA COLLANA

Presentazione dei libri di Stampa2009 di

Maria Borio, Alessandro Canzian, Sebastiano Mondadori, Giancarlo Pontiggia

Introduce Maurizio Cucchi

Martedì 26 ottobre, alle ore 21.00, presso la Casa della Cultura di Milano (via Borgogna 3) Maurizio Cucchi presenta quattro libri dell’Editore Stampa2009. Editore che negli anni si è fatto conoscere ed apprezzare per la scelta e la qualità delle edizioni, tutte a cura di Maurizio Cucchi, dal 1999 ad oggi ha pubblicato autori come Giancarlo MajorinoMario BenedettiMario SantagostiniBiancamaria FrabottaMary Barbara TolussoRoberto MussapiMaurizio BrusaSilvio RamatLuigia SorrentinoAlberto BertoniFabrizio Bernini.

Il 26 ottobre dialogheranno con il curatore e leggeranno brani tratti dalla loro opere i poeti Maria BorioAlessandro CanzianSebastiano MondadoriGiancarlo Pontiggia. Autori rispettivamente de “Dal deserto rosso”, “Il Condominio S.I.M.”, “I decaloghi spezzati”, “Voci, fiamme, salti nel buio”.

Dice Maurizio Cucchi dell’evento: “Il 26 ottobre, alla Casa della Cultura di Milano, è in programma la presentazione, alla presenza di quattro autori e del curatore delle edizioni, dei libri di poesia di Stampa2009. Si tratta dei volumi della “Collana”, inaugurata nel 1999 da Giancarlo Majorino, e delle plaquettes “Quaderni della Collana”. Promotore dell’iniziativa, con l’attuale editore Marco Borroni, era stato il poeta Mauro Maconi, scomparso prematuramente vent’anni fa. A lui è stato dedicato un premio letterario e Stampa2009 ha pubblicato quest’anno un libro fuori commercio per ricordarlo, con testi di vincitori del premio e testimonianze di poeti che ebbero modo di incontrarlo e apprezzarlo”. Continua a leggere

Marco Marangoni, da “Sentimentalissima luce”

Marco Marangoni

                      A G. Pontiggia

Io vivo in una traversa
di via Vincenzo Monti – che è un po’ più lunga – …
ma abito in una via,

l’unica di Milano dove c’è soltanto una casa, la mia
……………
***

Maria Zambrano scrive
che c’è un presente perfetto
nella parola che ferma il tempo
ma senza far che diventi
immobile, stella fissa
(senza desiderio);
presente invece
che si installa
in quel che conta
(e che ieri non ti ho detto);
rito del bosco
e del sole,
del tramonto (…) remo che sembrava
spezzato
luce declinante tra gli alberi
freccia che vuole al centro del verbo

***

L’abbiamo capito una sera,
misurando e osservando le piante,
quel brocco di soli andati e di nebbie
che in settembre facevano vedere
(come sotto un velo)
il frutto d’oro delle mele.
Abbiamo parlato a lungo,
ma il mestiere e l’arte restavano indietro,
dove la proprietà finiva in ciascuno,
e c’era un senso che non era meglio alberi
e non era di nessuno.

***

Se non ci fosse un sogno più reale
e questo non fosse il fratello, in luce,
della morte…
da dove mai i canti e i nodi
e gli ordini
che insieme tengono le voci
e il cigolio dei cardini?
c’è un passaggio
in fondo ai segni
e a tutte le porte
che indica il doppio
del tuo stato (alterno), dell’alterna
tua sorte

da: Sentimentalissima luce, Punto a capo editrice, 2021

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Jean-Luc Nancy, “Hymne stomique”

NOTA DI LUIGIA SORRENTINO

Lunedi 23 agosto 2021 la notizia della morte a Strasburgo a 81 anni di Jean-Luc Nancy, il grande filosofo francese discepolo di Jacques Derrida.

Jean-Luc Nancy  ha scritto opere indimenticabili tradotte In molti paesi del mondo.
Tra i suoi libri pubblicati in Italia, Essere singolare plurale, (Einaudi, 2001); La creazione del mondo (Einaudi, 2003); i due volumi di Decostruzione del cristianesimo (Cronopio, 2007-2012), Sull’amore (Bollati Boringhieri, 2009); Politica e essere con. Saggi, conferenze, conversazioni (Mimesis, 2013); Prendere la parola (Moretti&Vitali, 2013) e Noli me tangere (Centro ediotoriale Dedhoniano, 2015).

Con Nancy, uno dei maggiori protagonisti della discussione filosofica contemporanea, avevamo cominciato a scriverci con una certa regolarità da febbraio 2020, fino all’ aprile di quest’anno, e cioè da quando, in piena pandemia, avevo dato vita, sul blog, al progetto Catena Umana/Human Chain, un dialogo a più voci fra diverse discipline umanistiche nel tempo del Coronavirus. A prendere  la parola sulla “crisi globale” innescata dal Covid 19, il 29 maggio 2020, era stato proprio Jean-Luc Nancy, con un’intervista a me rilasciata pochi giorni prima.

Quest’anno, in una fredda mattina di gennaio,  Nancy mi inviò  per email un suo testo inedito scritto a dicembre 2020,  Hymne Stomique, che qui pubblico integralmente per la prima volta e in lingua originale.

E’ un testo di rara bellezza. Custodisce un mistero che ognuno potrà fare suo.

Unica indicazione per lettore che vorrà cimentarsi nella traduzione nei commenti del blog: la parola “stoma” deriva dal greco e significa “bocca”, qui da intendersi come “figlia del respiro“. La bocca per Nancy è il luogo dell’accadere, è l’esperienza del toccare, del toccarsi, è la nudità del mondo che non ha origine né fine.

 

HYMNE STOMIQUE

Jean-Luc Nancy, décembre 2020

 

Chant premier

Fille du Souffle et de la Chère,
père exhalé, mère absorbée
en toi par toi dans ta trouée
comme le veut l’ordre des choses
mâle aspiré dans les nuées,
femelle sucée avalée,

toi passage dedans dehors
en haut en bas et leurs mêlées,
leur brassage leur masticage
– Mastax fut de ta parenté –
toi la mêleuse la brouilleuse
souveraine des amalgames
amal al-djam’a al-modjam’a
ou malagma du malaxer
toujours l’un qui dans l’autre passe
en transmutation d’alchymie

toi la parleuse la mangeuse
la discoureuse la buveuse
la clameuse la dévoreuse

salut, Stoma commissures humides
rejointes disjointes
viande en logos, mythos en bave

salut, toi seule véritable
seule réelle dialectique !  Continua a leggere

Alla Biblioteca cantonale di Lugano i libri d’artista di Giulia Napoleone

Giulia Napoleone

IL SEGNO E LA POESIA NELLE OPERE DI GIULIA NAPOLEONE

di Fabrizio Fantoni

”Di tutte le arti, la pittura astratta è la più difficile. Richiede che tu sappia disegnare bene, che tu abbia una maggiore sensibilità per la composizione e i colori e che tu sia un vero poeta.”
Queste parole di Vasilji Kandinsky costituiscono il migliore commento all’opera artistica di Giulia Napoleone.
L’occasione di sondare, ancora una volta, la produzione pittorica della Napoleone ci viene fornita dalla mostra intitolata “Il segno e la poesia, 25 libri di artista” che si sta svolgendo presso la Biblioteca Cantonale di Lugano.
Venticinque libri unici creati da Giulia Napoleone con la meticolosa perizia di un antico amanuense in cui i testi poetici di alcuni fra i più importanti interpreti della poesia contemporanea  – tra cui Adonis, Milo De Angelis, Fabio Pusterla, Luigia Sorrentino, Antonella Anedda, Giancarlo Pontiggia – trascritti a mano dall’artista sono accompagnati e messi in dialogo con disegni e pastelli realizzati dalla stessa.
L’oggetto della ricerca artistica di Giulia Napoleone è da rintracciare nell’idea di “sconfinamento” che si attua nella ricerca dell’inafferrabile, nella volontà di trovare il cambiamento in ciò che in apparenza non muta.
Gli universi pulviscolari che l’artista incide sulla matrice o delinea con la china o con il pastello sono animati da un’impercettibile pulsazione – quasi un fremito di vita – che pare annunciare un’imminente scomposizione e ricomposizione in altre innumerevoli forme; “sconfinamento”, dunque, dell’idea di segno, dell’idea di forma, spostamento dei loro livelli di percezione.

Giulia Napoleone, “Il segno e la poesia”

Giulia Napoleone. Galleria IL PONTE, anteprima mostra “nero di china”, Firenze, 18 gennaio 2020. Credits photo, Fabrizio Fantoni

COMUNICATO STAMPA
Biblioteca cantonale di Lugano
Giovedì 27 maggio 2021
Ore 18.00
Inaugurazione della mostra:
Il segno e la poesia.
25 libri d’artista di Giulia Napoleone
___________

Da tempo un legame di amicizia lega la Biblioteca cantonale di Lugano a Giulia Napoleone. L’artista è già stata infatti ospitata in passato in questi spazi con alcune opere. Del resto, col suo lavoro di meditazione sulla pagina scritta e sulla parola, si pone in linea perfetta con le scelte espositive dell’istituto che, negli ultimi anni, mirano a indagare questo particolare aspetto della creatività.

Da queste considerazioni è nato il desiderio di collaborare in vista della realizzazione di una mostra.

Giulia Napoleone ha così appositamente creato per la Biblioteca
cantonale di Lugano 25 libri d’artista.

Giulia ha scelto una serie di poeti, inserendo in queste nuove meditazioni molti dei suoi consueti compagni di viaggio e numerosi altri amici, tra cui diversi ticinesi: Adonis, Annelisa Alleva, Antonella Anedda, Marco Caporali, Maria Clelia Cardona, Massimo Daviddi, Roberto Deidier, Milo De Angelis, Biancamaria Frabotta, Gilberto Isella, Maria Gabriela Llansol, Fabio Merlini, Pietro Montorfani, Alberto Nessi, Elio Pecora, Yves Peyré, Giancarlo Pontiggia, Fabio Pusterla, Roberto Rossi Precerutti, Rocco Scotellaro, Luigia Sorrentino, Brunello Tirozzi, Maria Rosaria Valentini, Marco Vitale, Simone Zafferani.

Sono nati così gli splendidi libri d’artista esposti a Lugano per la prima volta, una collezione di opere che si distinguono per varietà di formato e soggetti, la cui unicità risiede principalmente nel fatto che Giulia Napoleone non ha soltanto realizzato le immagini, ma ha anche composto le pagine, individuato e trascritto i versi, scelto con cura gli elementi fisici – carta, matite, inchiostri… – che dovevano accompagnarla in questo lavoro. Continua a leggere