Omoerotismo, mistica e poesia persiana: oggi, 20 luglio 2014 su La Repubblica Walter Siti scrive un lungo commento a una poesia di Shams al-din Mohammad Shirazi noto come Hafez tradotta dal persiano all’italiano, da Domenico Arturo Ingenito.
Di questo giovane traduttore, nato a Vico Equense nel 1982 e cresciuto a Castellammare di Stabia , vi abbiamo parlato QUI, in occasione della presentazione della sua prima opera di poesia, “Per camminare rapidi sulle acque”, Giuliano Ladolfi Editore, 2012 (euro 12,00) con la recensione di Tommaso Di Dio. Continua a leggere
Category Archives: LA TRADUZIONE DELLA POESIA
Addio a Luca Canali
Il senso estremo della vita è nella
parola autentica, nel
fiore casuale senza nome,
nell’occhio interrogativo del gatto,
nell’effimero lampo delll’intelletto
fra il buio di una mente ottusa
dal suo irreversibile handicap
Luca Canali
Da: Anticlimax, di Luca Canali, Prefazione di Paolo Ruffilli, Biblioteca dei Leoni, febbraio 2014.
Sono contenute in questo pccolo volume, le ultime poesie di Luca Canali, il grande latinista e scrittore scomparso a Roma, la città dov’era nato, l’8 giugno 2014, a 88 anni. Oltre che a Roma, Canali ha anche insegnato per quindici anni Letteratura Latina all’università di Pisa, prima di abbandonare la cattedra per una grave forma di nevrosi. Continua a leggere
InVerse, Italian Poets in Translation 2014
La John Cabot University organizza anche quest’anno il festival di lettura di poeti italiani in traduzione inglese. Il festival, giunto alla settima edizione, che si terrà la sera dell’11 giugno 2014 alle 20.00, è organizzato da Brunella Antomarini, Berenice Cocciolillo e Rosa Filardi e si svolge nella magnifica cornice del Lemon Tree Courtyard della sede storica dell’Università, a Trastevere.
I poeti di quest’anno sono:
Nadia Agustoni, Gian Maria Annovi, Mario Benedetti, Elena Buia Rutt, Antonio Bux, Biagio Cepollaro, Anna Maria Farabbi, Andrea Inglese, Bianca Madeccia, Giulia Niccolai, Ida Travi, Giacomo Trinci. Continua a leggere
Iperione, la caduta | Hipérion, la chute
Letture
–
di Angèle Paoli
Originaire de Naples, Luigia Sorrentino est poète et journaliste. Son métier de journaliste la conduit à réaliser des interviews de personnalités aussi éminentes que les Prix Nobel Orhan Pamuk, Derek Walcott et Seamus Heaney. Productrice de programmes culturels radiophoniques, elle anime sur Rai Radio Uno l’émission Notti d’autore, « viaggio nella vita e nelle opere dei protagonisti del nostro tempo ».
Poète, elle a publié plusieurs recueils de poésie: C’è un padre (Manni, Lecce, 2003); La cattedrale (Il ragazzo innocuo, Milano, 2008); L’asse del cuore (in Almanacco dello specchio, Mondadori, Milano, 2008) ; La nascita, solo la nascita (Manni, Lecce, 2009).
Elle a récemment publié, aux éditions Interlinea de Novare, le recueil poétique Olimpia, préfacé par Milo De Angelis et postfacé par Mario Benedetti. Dans la préface de l’ouvrage, Milo De Angelis souligne l’importance de ce recueil qui touche à l’essentiel, « aborde en profondeur les grandes questions de l’origine et de la mort, de l’humain et du sacré, de notre rencontre avec les millénaires. » De la poète Luigia Sorrentino, il souligne le regard visionnaire : un « regard ample, prospectif, à vol d’aigle. » Mais aussi ses « immersions imprévues dans la flamme du vers. » […]
Angèle Paoli
Originaria di Napoli , Luigia Sorrentino è una poeta e giornalista. Il suo lavoro da giornalista l’ha portata intervistare persone illustri come i premi Nobel Orhan Pamuk , Derek Walcott e Seamus Heaney e alla produzione di programmi radiofonici culturali su Rai Radio Uno come “Notti d’autore, Viaggio Nella Vita e Opere dei Protagonisti del nostro Tempo “.
Poeta, ha pubblicato diverse raccolte di poesie : C’e un padre ( Manni , Lecce , 2003) La cattedrale ( Il ragazzo innocuo , Milano , 2008) L’ asse del cuore ( in Almanacco dello Specchio , Mondadori , Milano , 2008) La Nascita, solo la Nascita ( Manni , Lecce , 2009 ) .
Recentemente ha pubblicato con le edizioni Interlinea di Novara, la raccolta poetica Olimpia, prefazione di Milo De Angelis e postfazione di Mario Benedetti. Nella prefazione al libro, Milo De Angelis evidenzia l’importanza della raccolta che “approfondisce le grandi questioni della vita e della morte, dell’umano e del sacro, del nostro incontro con i millenni.” Della poeta Luigia Sorrentino, sottolinea lo sguardo visionario: “grande, prospettico, a volo d’aquila . «Come i suoi tuffi iimprovvisi nella fiamma del verso. [ … ]
Angèle Paoli
PER LA LETTURA DELLE POESIE VA QUI, SU “TERRES DE FEMMES”, LA RIVISTA DI POESIA & CRITICA
Latte nero, Paul Celan
Paul Celan, nato in una enclave multilinguistica, sceglie l’esilio in terra francofona continuando a scrivere in tedesco – riproducendo dunque in scala compressa la situazione di enclave.
La sua vita quotidiana si svolge in francese, “a fronte” dei propri testi scritti in tedesco (lingua-madre e lingua degli aguzzini nazisti). Il suo sguardo di poeta non si distoglie da un “Gegenüber” (qualcosa “a fronte”), che egli stesso individua nella memoria (la patria orientale perduta, la madre morta nella deportazione nazista, il popolo ebraico sterminato).
Vivere e scrivere tra due poli culturali, vivere e scrivere tra diverse lingue diventa per Celan un tradursi continuamente: la vita come testo a fronte della scrittura – e viceversa. La traduzione è in questo caso figura al tempo stesso poetica ed esistenziale. Ma c’è di più: Celan tradusse poesia da nove lingue diverse, e con ogni poeta tradotto ingaggiò una personale lotta d’identificazione, quasi a voler ricomporre attraverso il dialogo con altri autori la propria identità scompaginata dal trauma postbellico.
Da: “Vita a fronte”, Saggio su Paul Celan, di Camilla Miglio, Quodlibet, Macerata, 2005 Continua a leggere