La poesia di Antonia Pozzi

Antonia Pozzi

DESIDERI BIANCHI DI NEVE

COMMENTO DI BIANCA SORRENTINO

La poesia, e dunque la vita, di Antonia Pozzi ruotano attorno alle ombre della parola ‘desiderio’, si nutrono degli slanci legati alla volontà di donarsi e soffrono al contempo un destino di spietati rifiuti e subìte solitudini. Nei suoi versi immaginifici i fotogrammi di assoluta levità parlano spesso di quiete e pace: colori pastello, azioni appena annunciate e mai compiute, distanze che non sanno scatenare passioni irruente. Una sola è la preghiera che si leva – leggerezza. Il cuore pesa come un macigno, e il placido paesaggio che si stende davanti agli occhi non sa stemperare questo stato dell’anima. Eppure resta un confidente immaginare il futuro: una sera che verrà, l’anima ormai libera saprà – senza far rumore, muovendosi appena – farsi beffe della lontananza e intraprendere un cammino ancora inesplorato.

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Per Antonia Pozzi

Le montagne

Occupano come immense donne
la sera:
sul petto raccolte le mani di pietra
fissan sbocchi di strade, tacendo
l’infinita speranza di un ritorno.

Mute in grembo maturano figli
all’assente. (Lo chiamaron vele
laggiù – o battaglie. Indi azzurra e rossa
parve loro la terra). Ora a un franare
di passi sulle ghiaie
grandi trasalgon nelle spalle. Il cielo
batte in un sussulto le sue ciglia bianche.

Madri. E s’erigon nella fronte, scostano
dai vasti occhi i rami delle stelle:
se all’orlo estremo dell’attesa
nasca un’aurora

e al brullo ventre fiorisca rosai.

Pasturo, 9 settembre 1937

 

Il tema paterno nella poesia italiana del Novecento

padri_718Giovedì 17 marzo, ore 19.30, LABORATORIO FORMENTINI

PADRI: (il tema paterno nella poesia italiana del Novecento)1/2

a cura di Milo De Angelis

Come appare il personaggio paterno nei poeti del nostro tempo, come si manifesta il suo carattere, il suo insegnamento, la sua memoria, la sua mancanza, la traccia della sua parola: dodici autori – da Pascoli ai nostri giorni – scelti da Milo De Angelis e letti da Viviana Nicodemo. Continua a leggere